Juvecaserta

L’obiettivo è conquistato. Si parte da questa certezza anche in casa Umana. La partecipazione ai prossimi playoff da parte dei veneti rappresenta il primo grande traguardo della Reyer di Mazzon

Una sconfitta che fa male a metà. Due punti persi che rammaricano più per la rivalità storica tra le due squadre, che dal punto di vista della classifica e della storia di questo campionato

Venti minuti. Questo il periodo di tempo in cui la Juve è riuscita a tenere botta nei confronti di una Virtus che ha approfittato di quel momento di empasse che da un po’ di tempo a questa parte investe i bianconeri di coach Sacripanti.

In gita premio dopo la conquista della salvezza aritmetica, la Juve soccombe al cospetto di una Virtus tutt’altro che irresistibile ma, certamente, dotata di un bagaglio tecnico ed energetico sicuramente superiore.

A Bologna senza troppi pensieri, a Bologna per divertirsi, per portare a casa sorrisi e per iniziare un finale di stagione in discesa.

Sarà la prima dopo l’obiettivo raggiunto. Sarà la prima di una squadra che scenderà sul legno della Unipol Arena con la mente sgombra, con la classica situazione del ‘nulla da perdere’ per affrontare una squadra

Con la salvezza in tasca ma la voglia di continuare a vincere senza regalare niente a nessuno. Facile e chiaro concetto quello che accompagna la Juve nella trasferta di Casalecchio contro una rivale storica come la Virtus.

Confronto numero 46 domenica pomeriggio tra la Canadian Solar Bologna e la Otto Caserta. In Emilia appena tre successi casertani sui ventidue disputati, segno che la Unipol Arena non porta decisamente bene.

Una serata diversa dalle altre per far scoprire un lato nuovo, sconosciuto a chi non lo conosce bene ma si limita a giudicarne l’operato sulle dure lastre di parquet.

Ventidue trasferte a Bologna in casa Virtus e solo tre vittorie per la Juvecaserta. Bilancio nettamente a favore dei felsinei che in sole tre volte si sono dovuti arrendere ai bianconeri campani.