Un tempo, quando si incrociavano i destini di Venezia e Caserta, si accendevano i riflettori del grande basket italiano sulla ‘sfida nella sfida’ tra i due cecchini più devastanti degli anni Ottanta.

Dopo la grande paura di inizio settimana con lo svenimento nella cerimonia del Liceo Giannone, coach Zare Markovski torna in conferenza stampa per raccontare le sensazioni e le motivazioni che porteranno la Juvecaserta alla difficilissima conquista del Taliercio contro la Reyer Venezia (tra l’altro sua ex compagine).

Anche Cantù passa al Palamaggò, ancora lo ‘0’ a far compagnia ai bianconeri nella classifica ma, ora, sono ben 4 le distanze da recuperare dalla zona salvezza

Attimi di paura, nel vero senso della parola, stamattina al Liceo Giannone durante l'inaugurazione del nuovo playground voluto dalla Juvecaserta.

Tanta amarezza per lo ‘0’ che non si toglie, per la settima sconfitta consecutiva e per aver sprecato una grande opportunità contro Cantù. Tutto questo si condensa nelle parole di coach Zare Markovski dopo la partita persa sabato sera.

Questa fa male perché non è meritata: Caserta perde con Cantù ed incassa la settima sconfitta consecutiva e resta a quota 0 in classifica. Fa male perché la Juve sembra rinata e rigenerata.

“Il silenzio stampa verrà rimosso dopo la partita contro Cantù, è stato un provvedimento necessario ma ora siamo pronti a ‘riparlare’ con la stampa”. Debutta così il giemme Marco Atripaldi nel suo intervento nella conferenza pregara.

Si ritorna nel cuore della città, si ritorna nella sede del Coni per presentare la settima giornata di campionato.

Sei anni in un posto non si dimenticano. A maggior ragione se sono stati sei anni conditi di tutto: gioie e delusioni, soddisfazioni e tonfi, lacrime di felicità e tristezza.

Sarà un sabato sera per cuori forti; sarà un sabato sera di passione per la Juvecaserta che cercherà i primi due punti stagionali nella sfida contro Cantù.