Un weekend di grande partecipazione emotiva ha scandito le ore in Terra di Lavoro. Il ritorno di Pino Sacripanti, Max Oldoini e Stefano Gentile ha fatto parlare tanto e giustamente in tutta la città: un evento nell’evento. Sacripanti ha passato il sabato in giro per le vie del centro, tra brindisi, saluti, abbracci ed una pizza in compagnia mentre Max Oldoini ha partecipato ad una festa organizzata dalle scuole che hanno ospitato Caterina e Matteo: in sua compagnia c’era anche la moglie Domenica e, posso garantire, che l’emozione era tanta sia negli occhi di Max che della sua dolce consorte che dei bimbi. Bellissimo momento. Poi è arrivata la domenica: in mattinata, subito dopo la sessione di tiro, mentre Stefano correva nel pullman, Pino e Max hanno colloquiato a lungo col patron Iavazzi e tutto lo staff bianconero. Sono ritornati nelle loro stanze, hanno guardato, riso, scherzato e fatto fotografie: anche qui era visibile l’emozione di tutti. E c’è stata la tanto attesa partita: Stefano è entrato per primo, saluti ma poi la mente era tutta sulla partita. Max, invece, è stato accolto da una vera ovazione, ha fatto un mezzo giro di campo, è andato a dare un bacio a Rosario De Felice, ha abbracciato tantissime persone e messo una mano sul cuore. Infine Pino, il tanto atteso: frastuono assordante al suo ingresso, il grido ‘Pino, Pino’ di tutto il palazzetto, anche lui è andato a salutare Rosario e tantissima gente. Ad un certo punto sembrava una vera processione. Poi la partita vissuta con partecipazione.
Stefano, con una prestazione di qualità, si è attirato una valanga di fischi (di paura va detto). Fischi aumentati dopo lo scontro con Brooks con tanto di coro decisamente poco carino nei suoi riguardi. Al suono della sirena, poi, è scoppiata la festa bianconera. Una festa tripla vuoi per il successo vuoi perchè battere Cantù ha sempre un gusto particolare e vuoi per l’emotività della serata. Avanti Juve, sei sulla strada giusta. Una strada che porta dritto ai playoff.