In un momento in cui le cronache sportive nazionali vengono travolte nel quotidiano dallo scempio della discriminazione territoriale, fortunatamente si assiste ancora ad uno degli elementi che hanno sempre accompagnato il calcio: lo sfottò genuino. Mentre la Serie A deve fare i conti con cori e striscioni di pessimo gusto riguardanti due delle pagine più disgraziate del nostro calcio, la tragedia di Superga e la strage dell’Heysel, esiste ancora qualcuno che usa un atteggiamento burlone per punzecchiare i rivali. Qui non si parla della massima lega italiana, bensì di una categoria che, nonostante sia bistrattata da molti, vede affrontarsi squadre di città di periferia che non hanno nulla a che vedere con gli ingranaggi milionari che stanno rovinando il gioco del calcio.
L’episodio che vi sto per raccontare è avvenuto nel girone A di Promozione della regione Campania. Un raggruppamento che, mai come quest’anno, è reso entusiasmante da una lotta al vertice che farebbe gola perfino a Rupert Murdoch, magnate di livello mondiale che tra l’altro dispone della proprietà della piattaforma Sky. In una concentrazione di selezioni casertane e napoletane, tre compagini hanno fatto il vuoto in classifica e si stanno giocando l’avanzamento in Eccellenza. In ordine di piazzamento attuale, Ortese, Hermes Casagiove e Sessana si stanno dando battaglia con l’intento di assurgere al ruolo di squadra più forte del girone.
In questo contesto di grande fibrillazione, s’inserisce un aneddoto goliardico che da un tocco di comicità al rush finale. Abituato a disinnescare le conclusioni che provengono dagli attaccanti avversari, Tommaso Merola viene spiazzato da una parabola linguistica che centra l’incrocio dei pali, non della sua porta, bensì del suo buon senso. Lunedì scorso, il portiere dell’Hermes Casagiove controlla i messaggi giunti in privato e rimane letteralmente stupefatto dal contenuto di una burla in piena regola. Tale F. C. si presenta e scrive: “Sono un bambino della scuola calcio Ortese. Voglio dirti che voi e la Sessana state facendo lo stesso campionato di Roma e Napoli….una lunga corsa per il secondo posto fratelliiii”. Chiaro riferimento alla situazione di classifica attuale, con l’Ortese che primeggia in campionato come la Juventus, avvantaggiata di due lunghezze sull’Hermes Casagiove e quattro sulla Sessana, quest’ultime identificate dal bambino nella Roma e Napoli, poiché stanno lottando per il secondo posto mentre il primo è stato messo abbondantemente in cassaforte.
Non tutti saranno d’accordo sulla natura sana di questo scherzo, che potrebbe essere anche etichettato di pessimo gusto, ma la maggior parte ne avrà intuito la simpatia. Con la sua ingenuità, un bambino di neanche dieci anni si è dimostrato più intelligente di miliardi di tifosi sfegatati, insegnando loro che ci sono modi ben più divertenti di prendersi beffe delle squadre avversarie. Un pizzico di derisione che rende più piccante la corsa per il primato, ma che non ha nulla a che spartire con gli ignobili cori antisemiti, gli ululati razzisti e le imprecazioni che infamano le disgrazie altrui: consuetudine in un mondo del calcio sempre più intossicato.