Dopo l’ufficialità arrivata nel pomeriggio di ieri, per suggellare con la parola fine la ricerca del nuovo playmaker per la truppa di coach Molin, mancava solo ed esclusivamente la sua presenza fisica all’ombra della Reggia e tutti gli incartamenti necessari per la compilazione dei moduli burocratici da presentare alla Lega e tesserarlo in tempo per la sfida di domenica. Ed allora un passo per volta tutto è stato fatto, tutto è stato messo al proprio posto in vista di quello che a conti fatti sarà un vero e proprio battesimo di fuoco per Ronald Moore. L’ex talento e uno dei miglio assistman di Siena University, infatti, è atterrato sul suolo italico nella mattinata di ieri prima di essere trasportato direttamente all’ombra della Reggia dove oltre l’incontro e la conoscenza del giemme Atripaldi il metronomo fino allo scorso 14 di febbraio in Ucraina, ha avuto modo di conoscere e parlare di persona e a quattr’occhi con coach Molin, che gli avrà dato in poco tempo tutto quello che risulta essere necessario (non solo dal punto di vista tattico, ma anche dal punto di vista personale considerando che il suo arrivo a Caserta è stato determinato dall’addio ad un giocatore da quale il club si è separato per motivi non di natura tecnica) per scendere in campo immediatamente e mettersi all’opera con i nuovi compagni di squadra. Poteva mancare qualcosa? Assolutamente no. Ed allora sugli spalti del Palamaggiò, dove in questa stagione si sono sempre visti facce di supporters bianconeri pronti a sostenere nella buona e nella cattiva sorte la truppa casertana, c’era qualche persona in più rispetto al solito e che non si è certa tirata indietro nel far sentire qualche applauso o il solito benvenuto a chi varca per la prima volta la parte finale del tunnel e giunge in campo mettendo piede sul parquet. «Sono molto contento di questa esperienza in Italia e sono pronto per dare una mano ai miei nuovi compagni. Mi hanno già spiegato che domenica giocheremo una partita molto importante per la classifica e per i tifosi e questo mi entusiasma. Darò, come sempre, il massimo e sono molto curioso di conosce i fans della Juve che sin da subito mi hanno manifestato affetto su Twitter». Queste le sue prime parole, queste le sue prime impressioni di fronte al suo primo giorno di scuola. Ora come uno studente trasferito all’improvviso, avrà pochi giorni, ma intensi, per studiare playbook, città, ma soprattutto il significato di una parola che sicuramente avrà sentito nominare durante la sua esperienza ‘overseas’, quella del derby. Avrà qualche giorno di tempo per provare a capire quello che è stato l’andamento della stagione di una squadra che nonostante tutto è ancora in corsa per provare a raccogliere un qualcosa che trasformerebbe da positiva a fantastica una stagione che ha visto già mettere in tasca il primo obiettivo, la salvezza, anche se mancano ancora dei punti per considerare matematicamente chiusa la questione. Di sicuro in questa veste da ‘studente’ non gli mancherà l’attenzione per capire, assimilare e provare ad imparare il maggior numero di nozioni possibili per poter fare bella figura ad un test importante che non può evitare, anzi che deve giocare da protagonista: la sfida con i lupi di Avellino. Ma il ripagare l’affetto ed il calore che il tifo e la gente di Caserta gli ha tributato via Twitter, in parte in questo suo primo giorno e che gli dimostrerà strada facendo, non è certo l’unico punto di interesse, visto che in questo momento un suo aiuto in un salto di qualità nella stagione bianconera servirebbe a Caserta per la questione playoff, ma soprattutto allo steso Moore per dare una impennata alla propria carriera nel Vecchio Continente e spostare il mirino dalla parte Est a quella Ovest dell’Europa e compiere il definitivo salto di qualità. Insomma sfruttare il piacere di giocare per Caserta, il piacere di mettersi in mostra e la possibilità che la dirigenza bianconera ha offerto a tutti mettendo entrambe le cose su di un piatto d’argento.