Davanti a quasi 250 casertani presenti, la Juve esce sconfitta dal Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano al cospetto di una Virtus certamente non bella ma molto efficace e con più giocatori di qualità. Va detto che, a differenza di altre trasferta, stavolta i bianconeri c’hanno provato fino alla fine, recuperando sempre uno svantaggio cospicuo, restando incollati con la difesa alla partita, lottando e questo gli va dato atto. Però pesa troppo l’assenza di un playmaker: Mordente e Tommasini, encomiabili, sono stati sistematicamente raddoppiati e pressati tanto da perdere diversi palloni o, nella migliore delle ipotesi, far partire l’attacco con ritardo. E, comunque, una prestazione positiva e, di questo, i ragazzi devono esserne contenti.
Purtroppo prima della partita si sono registrati attimi di tensione all’esterno del palazzetto con la polizia che è dovuta intervenire per evitare il contatto tra le due tifoserie all’ingresso nella struttura di viale Tiziano. Le due curve organizzate, infatti, sono entrate solo al minuto 9 del primo periodo.
PRIMO PERIODO
Molin, senza un play americano, deve andare ovviamente con Mordente in regia e ridà un posto nello starting five a Vitali. Roma va col quintetto classico delle ultime settimane: D’Ercole, Goss, Hosley, Jones e Mbakwe. Interessante l’accoppiamento nel ‘3’ con Roberts sulle tracce di Hosley, un miss match che potrebbe pesare. Il nervosismo è evidente: dopo 3’ è solo 2-2 coi canestri di Goss e Mordente, gli unici che non sentono il peso della posta in palio. D’Ercole pressa tutto campo il capitano, cercando di sfiancarlo, mentre Hosley sfrutta il fisico contro Roberts. Il capitano è particolarmente ispirato, forse pungolato dalla sfida dell’ex e da ultime prove non alla ‘Mordente’; la partita è, tutto sommato, piacevole e Hosley torna a fare l’Hosley (5 punti e 9-4 sul tabellone). E quando Jones infila il quarto punto personale, in beata solitudine, il -7 obbliga Molin al timeout al 4’. Molin cambia marcatura su Hosley, ci va Vitali che, all’andata, annullò l’ex Sassari. Due infrazioni di passi di Easley e tanti errori al tiro pesante fanno sprofondare Caserta sul -8 dopo i 4 punti consecutivi di Goss (15-7 al 7’); Jones è su tutti i palloni mentre Brooks è il fantasma di se stesso. Neanche l’ingresso di Tommasini permette alla Juve di aver solidità nella costruzione del gioco… anzi il missile di Szewczyk è una mazzata tremenda (20-7 all’ottavo). Michelori (5 punti ma 2 errori dalla lunetta) tiene in vita i bianconeri crollati anche sul -13 ed un mediocre primo periodo, da 5/13 al tiro, si chiude sul 22-12.
SECONDO PERIODO
Michelori spazza via Szewczyk, realizza il suo settimo punto e, dopo una vita, la Juve torna ad uno svantaggio in singola cifra (22-16 dopo il canestro di Scott). Michelori è una furia, recupera palloni su palloni, sale a quota 9 ma il suo lavoro è vanificato da una difesa che subisce sempre l’1vs1 sugli esterni. Le triple di Baron e Jones riscavano un bel solco tra i due team (30-18 al 13’). Il primo punto di Brooks arriva al minuto 15. Dalmonte abbassa il quintetto, una soluzione più congeniale per la Juve che, infatti, sale di giri in difesa ed attacco (30-23 coi primi due punti di Easley) con Tommasini che tiene bene il parquet. Un buon momento dei casertani coincide col -6 firmato da Roberts tanto che Roma rialza il quintetto. E piove sul bagnato per i capitolini visto che Mbakwe commette, ingenuamente, il terzo fallo al 18’. Si va negli spogliatoi sul 41–34 dopo un tap in schiacciato di potenza da Hosley, i liberi di Goss ed un fondamentale 2+1 di Brooks con rimbalzo in attacco.
TERZO PERIODO
Si comincia e Szewczyk spara una bomba pesantissima anche se, pochi secondi dopo, Goss compie il suo terzo fallo. Roma cerca la fuga con la tripla di Jones che punisce le pessime rotazioni della difesa bianconera (47-34 dopo 80”). Molin, per la prima volta, si gioca la carte del doppio lungo di movimento con Brooks e Scott insieme in campo. Non serve a niente perché la Virtus vede il canestro come una vasca da bagno: siluro di Hosley per il 50-34 al 22’. I bianconeri, però, non vogliono morire senza combattere: qualche buona azione difensiva, una tripla di Scott e c’è luce in fondo al tunnel (52-41 al 25’). Ci sono una pazzesca sequela di errori ma Brooks trova lo spazio per mettere una bomba che è ossigeno puro (52-44). Ripiombata sul -14, Dalmonte si fa fischiare tecnico per proteste dopo una clamorosa stoppata rifilata da Scott a Baron: dopo il libero dell’ex Notre Dame e due errori allucinanti dei bianconeri in attacco è 56-47 al 28’. Si va all’ultimo ‘stop and go’ sul -7 dopo il buzzerbeater di Scott, dalla lunga distanza, dopo un cioccolatino servito da Mordente.
QUARTO PERIODO
Goss scaccia i fantasmi romani infilando 5 punti consecutivi che riallontanano una Juve che si rianima dopo un portentoso recupero di Scott (finito in postazione tv) e la tripla di Mordente. Purtroppo il lungo americano accusa il colpo sulla gamba e deve uscire dalla partita in un momento cruciale. La difesa tiene in vita i bianconeri e quando Vitali insacca un siluro ‘senza ritmo’ che riapre i giochi (64-58 al 35’). E la speranza aumenta quando capitan Mordente sigla i liberi del -4 ma, poco dopo, esce per un taglio all’orecchio. Il clima è tesissimo, Roma fatica tantissimo ad attaccare e decide di andare sempre e solo da Mbakwe che risponde presente con 6 punti consecutivi (70-64 al 37’). Vitali, però, è caldissimo e imbuca un’altra tripla pesantissima per il -3 salvo poi commettere un inutile fallo su Baron per un 2+1 del cecchino americano. Nell’economia del finale pesa come un macigno uno sfondamento di Brooks che viene punito da Baron con un missile. Finisce qui anche se la Juve torna fino al -3 con grande cuore e coraggio.
ACEA ROMA – PASTA REGGIA CASERTA 82-79
ACEA VIRTUS ROMA: Goss 13, Jones 16, Finamore ne, Tonolli ne, Righetti, D’Ercole 5, Hosley 13, Baron 11, Szewczyk 8, Moraschini 6, Pagano ne, Mbakwe 10. All. Dalmonte.
PASTA REGGIA JUVECASERTA: Michelori 11, Marini ne, Easley 4, Brooks 20, Marzaioli ne, Vitali 10, Tommasini 2, Mordente 14, Roberts 7, Scott 11. All. Molin.
ARBITRI: Cerebuch, Biggi, Di Francesco.
PARZIALI: 22-12, 41-34, 59-52