In genere la classica affermazione ‘la quiete dopo la tempesta’, ha sempre un’accezione positiva, ma probabilmente non questa volta. Il classico raggio di sole che si insinua tra le nuvole nere annidate in cielo dopo i tuoni ed i fulmini, fanno sempre ben sperare che tutto vada per il meglio, ma non in quello di Caserta. Il ciclone che si era abbattuto sulla compagine di Terra di Lavoro a partire da venerdì pomeriggio e che aveva travolto tutto e tutti con un semplice tweet e la possibilità di avere in campo con i colori bianconeri un giocatore del calibro di Chris Duhon, non sono andate vie nella maniera più assolute. Ed allora ecco che al posto del sole il colore delle nubi è divenuto sempre più nero nonostante la quiete inconsueta dopo questo tipo di notizie. La stessa che ormai è quasi sinonimo di chiusura delle trattative, considerando che il classico squillare del telefono è l’unica risposta che da Pezza delle Noci hanno ricevuto nei tentativi di avere notizie, positive o negative che siano, del talento uscito da Duke e con nove anni di carriera Nba alle spalle. Un limbo di incertezza nel quale il giemme Atripaldi sta provando ad uscire ritornando prepotentemente sul mercato. La necessità ormai è chiara: un playmaker. Un ruolo che senza ombra di dubbio alcuno mancherà a Roma e casella che tutti sperando di poter tornare e riempire a partire dalla prossima settimana. Allo stato attuale i nomi restano gli stessi: Becirovic, che però costa un tantino in più rispetto alle aspettative, e Andre Barrett che dopo il taglio dai Memphis Grizzlies ad Ottobre potrebbe tornare in Europa dopo Barcellona e Roanne. Nell’attesa, però, la Juve non si è persa d’animo e per un giocatore in meno la truppa di Molin recupera Andrea Michelori. In campo si tornerà a fare di necessità virtù come spiega l’assistente in panchina Sergio Luise: «Di sicuro una settimana che ci ha regalato delle note positive come il ritorno in campo di Michelori dopo il forte attacco influenzale. Questo ci ha permesso di giocare di più 5vs5 con quattro lunghi ed avere una certa intensità. Logico che anche questa settimana siamo un uomo in meno per l’assenza di Hannah, ma a differenza di una settimana senza Michelori, quella di Stefhon si può ‘mascherare’ meglio».
Logica vuole che la squadra faccia orecchie da mercante nei confronti di quello che accade fuori, ma a volte non si può restare indifferenti a determinate notizie…
«Fino ad oggi (ieri ndr) siamo riusciti a lavorare tenendo a distanza quello che accadeva lontano dal campo. E’ stato altrettanto logico che la squadra ha seguito ed è stata informata di tutte le vicende, per poi tornare a concentrarsi sulla preparazione di una partita importante».
Questa volta mancando un esterno, un piccolo sforzo in più lo si chiederà alla coppia Tommasini-Mordente?
«Di sicuro un piccolo sforzo fisico in più per una questione di minutaggi che per forza di cosa aumenteranno. Ma in seconda battuta anche di personalità e di gestione della squadra. Marco è un leader e lo sappiamo, ma un passo in avanti da questo punto di vista verrà chiesto anche a Tommasini che continua a crescere giorno dopo giorno».
Di sicuro servirà avere un Roberts in versione vittoria contro Reggio…
«Un giocatore in fiducia e che si prende delle responsabilità e tiri pesanti come ha fatto domenica per noi è fondamentale».
Che partita e quali le chiavi del successo?
«prima di tutto restare concentrati sul match per tutti i quaranta minuti. In trasferta dobbiamo limare alcune cose, ma abbiamo lavorato bene. Di sicuro tutto parte dalla difesa e nel tenere gli 1vs1 di una squadra con grande taglia fisica, con tante variabili nello stesso quintetto e con giocatori di qualità individuali di un certo livello. In attacco la circolazione della palla sarà una chiave fondamentale per riuscire a portare a casa una partita che all’andata ci è sfuggita di mano in un periodo particolare».