Giannelevigna ricarica il Centro Diana



Eva Giannelevigna
Eva Giannelevigna

Nell’ambito di una stagione ci sono vittorie che ti esaltano ma anche e soprattutto sconfitte che ti affossano il morale e non poco. Si dice sempre che è questione di dettagli, che è questione di voglia e motivazioni, ma non sempre il cuore basta a superare l’ostacolo. Il Centro Diana era partito a mille in questa seconda fase, battendo in bello stile Quartu e riuscendo a strappare il referto rosa con le unghie e con i denti a Latina, prima di eclissarsi contro Sassari. E’ mancata la convinzione nei propri mezzi che stava facendo crescere, gara dopo gara, il gruppo, sono arrivate palle perse banali di costruzione di gioco nonchè è mancata quella verve difensiva che era diventato il marchio di fabbrica delle biancoblu maculate. Non c’è spazio per riflettere o abbattersi, però, all’orizzonte c’è il delicato match di domenica contro Athena Roma, squadra delusione di questa seconda fase che ha raccimolato due sconfitte in altrettante uscite e contro avversarie non certo irresistibili come Bari e Anagni. Quando sul campo le cose non vanno come dovrebbero, di solito escono alla distanza le personalità forti e che hanno esperienza e voglia da vendere. E’ un momento delicato in casa Centro Diana e per analizzarlo al meglio non può non arrivare forte la voce del capitano Eva Giannelevigna, che nel bene o negl male ci sbatte sempre la faccia, prendendosi responsabilità e non tirandosi mai indietro di fronte ai momenti topici della gara.

Nonostante la sconfitta, siete in un buon momento di rendimento, ora una trasferta impegnativa: con che spirito si va a Roma domenica? 



«Credo che nelle ultime due gare, nonostante la vittoria a Latina, non abbiamo dimostrato un’ottima forma e abbiamo sicuramente giocato al di sotto delle nostre possibilità. A Roma si andrà con l’idea di riscattarci soprattutto dopo le ultime prestazioni, ma anche per dimostrare che possiamo dire la nostra in questa seconda fase e contro chiunque, anche fuori casa». 

Dal campo è visibile un gruppo molto coeso e unito, bravo nel cercare di fare bene e di seguire il coach: come sta procedendo la stagione di tutto il roster e come vedi la crescita e i miglioramenti delle tue compagne, giorno dopo giorno?

«Molto bene, ed in effetti il nostro gruppo è molto unito, dato che una buona parte della squadra gioca insieme da molti anni. Quest’anno anche i nuovi innesti si sono bene integrati nel nucleo già cementato, quindi fortunatamente nello spogliatoio si respira un’aria di serenità e questo è molto importante per lavorare quotidianamente. Con il coach stiamo seguendo un percorso che sta sicuramente portando miglioramenti individuali e collettivi, ma penso ci sia ancora un po’ di strada da fare per assumere maggiore fiducia e consapevolezza nei nostri mezzi e per poter così ottenere risultati positivi».

Dopo la prestazione di sabato, da capitano, come si reagisce a questa sconfitta e come si tira su di morale un gruppo che a tratti ha perso luce e convinzione? 

«La reazione deve essere positiva e di orgoglio, guardando alle prossime partite ma cominciando da subito con il maggiore impegno in palestra. Per tirare su di morale il gruppo è necessario che ci sia tranquillità e che l’allenatore e la squadra stessa dimostrino stima e fiducia per ogni componente. Insieme possiamo e vogliamo toglierci parecchie soddisfazioni». 

Se dovessi sintetizzare la ‘voce del capitano’ in vista del prosieguo del campionato, quali sarebbero le tue parole?

«Direi solo che non ho alcuna intenzione di andare a fare i play out, ma anzi voglio finire la stagione nel migliore dei modi. In più direi ai tifosi, se ce ne sono, che possono venire al palazzetto dato che ormai non fa più freddo».


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