Luise riavvolge il nastro bianconero



Sergio Luise
Sergio Luise

Ventiquattro ore ancora e poi la kermesse che segnerà ufficialmente la fine della prima parte di stagione di questo campionato italiano avrà inizio. Una kermesse dalla quale la sconfitta di Cremona decretò ufficialmente l’esclusione dei casertani. Ed allora tutti seduti in poltrona a guadare e pronosticare la prima squadra a gioire in questa stagione, cosi come anche Sergio Luise – assistente in panchina di Molin – a cui abbiamo porto la più classiche delle domande e dei pronostici: «Ovviamente dico Milano. La parte di tabellone dell’Armani, tra l’altro, è anche la più difficile e la sfida con Sassari in partita secca è uno scoglio abbastanza duro da superare. Però credo che alla fine i lombardi sono i super favoriti».

La qualificazione di Caserta è mancata a Cremona in un girone di andata tra alti e bassi. Ti aspettavi un tale andamento oppure no?



«Tutto quello che siamo stati come squadra, era un qualcosa di preventivabile. Forse l’unica cosa che non mi aspettavo era di essere già alla fine del girone di andata con un distacco cosi elevato dall’ultima e che ci permette di guardare anche avanti nel girone di ritorno». 

Tante le difficoltà dalla prima palla a due, ma anche tanti miglioramenti. Dove questa squadra ha fatto il classico passo in avanti?

«Nella comprensione del gioco e nell’assimilare il ritmo di un campionato totalmente diverso da quello a cui tutti erano abituati. Dovevamo cementare una squadra totalmente nuova e alla fine abbiamo fatto dei passi in avanti importanti sotto ogni punto di vista».

Quanto rende tutto molto più duro per uno staff tecnico avere non solo un gruppo giovane, ma anche fatto di tanti rookies?

«Di sicuro il lavoro più difficile è quello di far passare le tue idee. I giocatori esperti sanno di cosa stai parlando senza uno sforzo esagerato, mentre con coloro che si affacciano per la prima volta a questo campionato è come chiedere di stravolgere il loro modo di giocare, insomma un percorso lungo e fatto di tanto lavoro, ma che al momento sta dando i suoi frutti».

Il tuo giudizio su Vitali e Tommasini?

«Due giocatori per noi importanti e che nel processo di cui parlavamo hanno fatto degli enormi passi in avanti. Tra i due credo che Tommasini sia stato quello che ha dovuto fare uno sforzo maggiore per il triplo salto di categoria, ma la sua attitudine al lavoro lo ha portato al giocatore che è stato nelle ultime settimane».

Il rammarico e la gioia più grande?

«Il non aver portato a casa vittorie nella striscia di cinque sconfitte e che invece potevano essere nostre, la gioia e il momento migliore è arrivato con la vittoria a Siena senza dubbio».

Molin ha predicato calma indicando ancora sei punti per la matematica salvezza. Il presidente Iavazzi parla di un rinforzo per la post season. Quindi un pensierino serio a guardare avanti nel girone di ritorno lo fate?

«Credo che le due cose vadano a braccetto. Prima facciamo i sei punti per la matematica salvezza e prima queste tre vittorie ci potranno essere utili per provare a conquistare i playoffs. Non sarà facile vista la concorrenza, ma le partite importanti le avremo in casa e quindi ci proveremo». 


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