«Guardando indietro a questi primi sette mesi, non posso che essere contento sia dal punto di vista economico-aziendale trasformando la Juve in una società dignitosa, che dal punto di vista sportivo». Esordisce così il presidente della Juvecaserta Raffaele Iavazzi nel commentare la prima parte di una stagione che ormai si avvia definitivamente verso il giro di boa rappresentato dalle Final Eight di Milano. Un’annata che in questa seconda parte potrebbe subire della variazioni non solo dal punto di vista tecnico, con la compagine di Pezza delle Noci sempre attiva sul mercato, ma anche dal punto di vista societario, con una sorta di avvicendamento in poltrona presidenziale tra lo stesso Iavazzi e Carlo Barbagallo: «Un cambio di presidenza che non deve destare nessun tipo di problema, preoccupazione o scalpore – ha commentato al riguardo lo stesso Iavazzi -. E’ sempre stato un qualcosa di programmato. Dall’inizio dell’avventura, gli avevo preannunciato che data al delicatezza delle operazioni dei primi sette mesi avrei preferito gestire in prima persona determinate situazioni. Ora che questo periodo è passato è giusto che si abbia questo cambio, soprattutto perché ora è lui che sta investendo la maggior parte del tempo nella Juvecaserta. Detto questo non cambierà niente dal punto di vista delle quote, ma soprattutto qualsiasi tipo di decisione verrà sempre presa insieme, come è accudito fino a questo momento».
Tornando alla sua prima dichiarazione, cosa intende per una società dignitosa?
«In estate mi sono ritrovato una società con molti più problemi di quanti ne potessi essere a conoscenza dalla mia venuta. Ad oggi posso assolutamente dire che la Juvecaserta non ha più debito con nessuno. Proprio negli ultimi giorni abbiamo raggiunto l’accordo con coach Sacripanti ed ora non abbiamo più situazioni debitorie. Insomma ho reso questa società appetibile e credo che lo sarà ancora di più nella prossima stagione».
Come vorrebbe promuovere questa appetibilità?
«Credo che la scelta di Easley di venire a Caserta e le rassicurazioni di Brooks sull’integrità della nostra società dal punto di vista economico, siano stati già degli ottimi esempi. Ma il nostro compito principale è voler promuovere attraverso la Juve la città e la provincia di Caserta».
Quindi la stessa che si aspetta di ottenere nel vostro continuo ricercare sul mercato? E soprattutto quale il principale obiettivo e in che ruolo?
«Il giocatore che ci possa garantire il salto di qualità e guidarci dritti ai playoffs. E’ inutile mandare, cambiare o aggiungere qualcuno uguale a quelli che già abbiamo perché in questo caso ci teniamo quelli in casa. Ero convinto di Poeta non per il nome, ma per la qualità che ci poteva dare in questo senso. Ruoli? Nessuno in particolare. Se è in grado di portarci ai playoffs lo prenderemo».
Quindi il ‘sogno’ da chiedere a coach Molin per questa seconda parte è ufficialmente la post season?
«I miracoli non si possono chiedere, quindi se riusciremo a prendere qualcuno si altrimenti, abbiamo già messo in tasca più di tre quarti di obiettivo stagionale e siamo comunque soddisfatti nel nostro primo anno e contando tutte le difficoltà precedentemente indicate».