Quello che i miei occhi hanno visto sabato pomeriggio è qualcosa di raro, non capita tutti i giorni di assistere a gesti simili su un campo di calcio. Molto spesso il nostro sport nazionale balza agli onori della cronaca per episodi violenti, polemiche, razzismo e chi più ne ha più ne metta. Stavolta no. Corre sul cronometro l’ultimo minuto del primo tempo della partita del campionato di promozione campana (girone A) tra i padroni di casa della Sessana e il San Marco Evangelista. I gialloblu aurunci sono sopra di un gol; vincono un contrasto a centrocampo e ripartono in contropiede: Palumbo davanti alla porta serve un assist di platino al compagno di reparto Enrico Marraffino che deve solo spingere in rete la palla del raddoppio. E invece no. Il biondo attaccante sessano si volta e spedisce la palla in fallo laterale per permettere i soccorsi a un avversario rimasto a terra dopo il contrasto a centrocampo. C’è un attimo di incredulità tra i tifosi sulla tribuna, ci si chiede cosa sia successo; forse il gioco era fermo… no era tutto regolare. Qualcuno mormora, altri non condividono, la maggior parte però applaude. Mi viene da riflettere: non siamo abituati ad apprezzare certi gesti. Queste cose valgono più di un gol, devono essere sottolineate, dovrebbe essere la normalità. Il duplice fischio dell’arbitro ferma la partita per i consueti dieci minuti di intervallo; gli avversari si avvicinano al centravanti sessano per stringergli la mano, lui è schivo, quasi imbarazzato. Ha seguito il proprio istinto senza pensare troppo al risultato e il suo gesto va apprezzato ancor di più perché fatto quando il risultato era ancora in bilico. Ma Enrico non ha pensato a tutto ciò; è un ragazzo semplice, determinato e ottimista. Sa che le partite non si vincono o perdono su questi episodi. Si avvia verso gli spogliatoi meritandosi pienamente la standing ovation che il suo pubblico gli sta tributando. Il Dio del calcio non si lascia sfuggire queste cose: nella ripresa proprio Marraffino sarà il protagonista con una doppietta che sigillerà il 5-1 finale, tre punti fondamentali per la rincorsa della sua Sessana alla testa della classifica. Resta negli almanacchi il risultato, si aggiungono tre punti alla classifica, ma soprattutto nella memoria di tanti rimarrà il grande gesto di fair play di un giovane calciatore classe ’92 che rincorre un sogno ma non perde mai di vista la realtà, rispettando valori come lealtà e correttezza, tante volte, da molti, dimenticati.
A fine gara l’attaccante gialloblu, intervistato, torna a parlare dell’episodio: “ Ho fatto quello che mi è passato per la testa, dando retta al mio istinto. Non ho pensato a nulla in quel momento, ho solo ascoltato me stesso e sentito che dovevo metterla fuori. Certo sono contento, sia per me che per la squadra, per come è andato dopo il match e per i due gol realizzati, ma soprattutto mi ha fatto piacere ricevere il supporto del mister e di tutti i compagni, oltre che degli avversari e del pubblico, che mi hanno ribadito che era stata la scelta migliore.”
Ma il suo spirito combattivo e il suo carattere determinato lasciano poco spazio alle emozioni; subito si proietta sul prossimo impegno in campionato: “Sabato sarà una partita durissima, ma abbiamo tutte le carte in regola per andare a prenderci questi tre punti. Sarebbe un’ottima occasione per recuperare qualche punticino, considerato che ci sarà lo scontro diretto tra Casagiove e Ortese, le due compagini che ci precedono in classifica. Io ci spero, sono fatto così, sono ottimista per natura e questo modo di affrontare le cose mi aiuta ad andare avanti.”
Infine il bomber ha parole di elogio e di stima sia per i suoi attuali compagni e per il nuovo mister Salvatore Mennillo, sia per i compagni andati via (quattro dei quali se li ritroverà contro da avversari sabato: Sito, Ottaiano, Savarese, Lo Prete) e per l’ex allenatore Achille Tarantino: “ Dopo il cambio di allenatore c’è stato bisogno di un periodo di assestamento, ma le cose sono andate subito bene perché abbiamo accettato il cambio di tecnico e siamo stati subito ben disposti con mister Mennillo per il bene della squadra. Ma molti meriti vanno a lui che si è posto subito nel modo giusto e ci ha aiutato a formare di nuovo un gruppo unito, siamo diventati una famiglia e questo conta davvero tanto; infatti ora stanno arrivando anche i risultati. Però ci tengo a salutare i miei vecchi compagni di squadra che sono andati via, anche con loro si era formato un gruppo bellissimo grazie al mister Achille Tarantino, una grande persona. Ma ora pensiamo al campionato, concentrati e uniti… Avanti Sessana!! “