Scuro in volto. Arrabbiato come forse mai nelle ultime partite. E’ un Giovanni Spezzaferri deluso quello che commenta la sconfitta interna nel derby con l’Ischia. Il numero uno dell’Aversa Normanna ne ha per tutti e non le manda a dire: “Siamo arrabbiati perché oggi mi aspettavo tutta un’altra gara. Volevo che il gruppo mettesse l’anima in mezzo al campo. Così non è stato”. Parla quindi degli interrogatori ordinati dalla Procura prima della gara ma poi torna al campo. Attaccando l’allenatore Di Costanzo: “Non voglio alibi. Non accetto più che si parli del campo dello stadio “Bisceglia”. Sono stanco di sentire che la colpa di una sconfitta è il manto erboso del nostro campo. Sappiamo che non è in condizioni ottimali ma sullo stesso prato ci gioca anche la squadra avversaria. Non voglio alibi: quando si perde bisogna guardare e capire cosa non ha funzionato nella squadra e non pensare a fattori esterni. Sabato contro il Castel Rigone non abbiamo giocato su un terreno eccezionale eppure la squadra ha girato ed ha vinto”. Una critica al tecnico ex Carrarese anche per quanto riguarda la squadra messa in campo: “E’ stato chiaro fin dal primo minuto che andavamo in sofferenza a centrocampo. Non è possibile che noi dobbiamo giocare sempre con due centrocampisti. Oggi serviva qualcun altro al fianco di Suarino e Gatto perché loro avevamo la superiorità in mezzo al campo. Anche i cambi sono arrivati troppo tardi”. Quindi passa alla squadra, ai calciatori. Ne ha per tutti. Nel mirino soprattutto Suarino ma anche D’Agostino e coloro che ricevono “cartellini superlui”. “Voglio che l’Aversa Normanna resti in Lega Pro. Dobbiamo giocare le prossime 13 partite con il sangue agli occhi. Non voglio scuse. Non possiamo più finire le partite in nove o in dieci. Bisogna scendere in campo sereni. In Umbria una settimana fa abbiamo chiuso la partita in nove ma ci è andata bene ma sono ormai troppe partite che finiamo in inferiorità numerica. Suarino deve capire che non può giocare una partita sì e l’altro no. Questi rossi alla fine contano e tolgono punti. A Caserta è successo la stessa cosa quindi il nostro centrocampista deve calmarsi. Ma poi spesso subiamo cartellini gialli inutili: sono arrabbiato con D’Agostino che ha già subito quattro gialli, l’ultimo con il Castel Rigone per un rinvio ritardato che gli è costata la squalifica. Sono stanco di queste cose. La sua assenza ci ha costretto a muoverci in fretta e furia per comprare un nuovo estremo difensore”. Infine una nota positiva, quella di colore. La presenza di oltre 600 aversani sugli spalti: “Oggi i nostri tifosi si sono fatti sentire. Sono tornato indietro con la mente quando lo stadio era pieno. Voglio ringraziarli per il loro apporto, sono contento della bella cornice di pubblico. Se i risultati arriveranno questa città ha un grande potenziale di presenze sugli spalti”. Ed infine il mercato: “Difficilmente faremo qualcosa in entrata, proveremo a piazzare qualche calciatore che sta trovando poco spazio. Di Girolamo resta? Vedremo”.