Derby tra i due Cus al palazzetto di Casagiove, Caserta ospita Avellino per la diciassettesima giornata di campionato di C1. Partenza a razzo da entrambe le parti. Della Corte ruba palla nella sua metà campo, si appoggia a Palumbo, che taglia l’area e restituisce al compagno per il vantaggio locale. La più classica delle triangolazioni in contropiede, che nel corso dell’incontro sarà un’arma letale per tutte e due le difese. Gli ospiti non si scompongono ed alla prima azione utile pareggiano con il solito Milito. Il bomber irpino si infila in area di rigore e passa in mezzo a tre uomini, battendo con facilità l’estremo difensore avversario. Da calcio piazzato sempre Milito non ha fortuna e allora la storia si ripete, altra scippata di Della Corte, che stavolta vola in solitaria, infilando di potenza il 2-1. Dedica alla fidanzata e tutto da rifare per l’Avellino. Si muove bene Scialla tra le file casertane, mentre Cardillo usa il goniometro per mandare al tiro Salzillo, ma il numero 6 è leggermente in ritardo. Altieri non è al meglio e si vede, palla al piede finisce per regalare la ripartenza a Testa, che non se lo fa ripetere due volte e va a marcare il nuovo equilibrio (sul 2-2). La reazione arriva con lo scambio tra Scialla e Cardillo, nella confusione Marotta si salva con l’aiuto del palo. Ci prova anche un febbricitante D’Aniello sugli sviluppi di un corner, buona la cordinazione ma bersaglio mancato. In questo match, comunque, il problema non sembra essere fare gol e allora sull’appoggio di Della Corte ci pensa Alessandro Palumbo a riscrivere il risultato, che cambia ancora: 3-2 Caserta. La gioia però dura poco, perché Milito è impeccabile e su punizione fa 3-3. Si ferma Di Marzo, fuori per infortunio alla caviglia, accompagnato sportivamente da Scialla e Della Corte. I due attaccanti un attimo dopo diventano protagonisti del nuovo vantaggio locale: il n°7 per il n°9, che si nasconde dietro la difesa ed infila Marotta con l’interno sinistro. Rete da pivot puro per l’ultimo arrivato alla corte del presidente Pinto, giocatore che probabilmente mancava alla squadra di mister Ventimiglia. Si va negli spogliatoi con questo punteggio, 4-3 in favore dei padroni di casa. Nella ripresa le cose cambiano. Della Corte perde il controllo della sfera, che viene recuperata da Testa, bravo a lanciare l’azione e a concluderla, sulla consecutiva assistenza di Erba. Ma la rimonta avellinese non si ferma qui. Altieri ci ricasca, altra palla gettata via, Testa regala l’assist d’oro al giovane Christian Rosapane, classe ’97, che non fallisce. Esultanza meritata, ma la partita non è ancora finita. I casertani infatti riagguantano il pari con una giocata sull’ormai collaudato asse Palumbo-Scialla, l’attaccante non sbaglia e fa 5 pari. Finirebbe così se non fosse che sul parquet c’è il solito Luigi Leonardo Milito: diagonale vincente, tripletta e vittoria. Trasferta fortunata per i biancoverdi, seconda sconfitta consecutiva, invece, per un Cus Caserta da rivedere.