“La nostra non è una squadra per vecchi”. O forse sì? Perché dalle ultime mosse di mercato dell’Aversa Normanna sembrerebbe che alle parole poi non seguono i fatti visto che di giovani al “Bisceglia” non ne stanno arrivando. La società granata ha sempre affermato di voler puntare sugli under di esperienza ma, a rigor di logica, in un campionato difficile come quello di Lega Pro serve innanzitutto essere preparato a sopportare ogni tipo di pressione, cosa che un ragazzo riesce a fare solamente se si chiama ad esempio Gaetano Letizia che ha bruciato tutte le tappe e sta giocando da titolare in Serie B. Diversamente ogni “under” ha bisogno di un periodo di ambientamento e molte volte arriva ai big match non pronto con la testa. Si è visto durante la partita con la Casertana, il derby, il match più sentito della stagione: errori madornali di D’Agostino e Suarino, che in altre occasioni invece sono stati i migliori in campo. Quindi affermare che “non arriveranno prime donne ma solamente giovani che possano dire la propria e conquistarsi un posto da titolare” e poi portare ad Aversa Rosario Majella, una PRIMA DONNA che sicuramente non accetterà di stare in panchina ed attendere il proprio turno, è sicuramente un controsenso. Un calciatore che tra Serie C2, Lega Pro e Serie D ha messo a segno quasi 200 gol e che ha ancora tanto da dare nonostante sia un classe ’79. E’ interessante anche guardare la rosa dell’Aversa Normanna: togliendo i portieri, che sono due giovanissimi, in difesa c’è il 29enne Di Girolamo mentre a centrocampo i più “vecchi” sono Prevete e l’ultimo arrivato Comini, che sono classe ’86. Fanno però sicuramente scendere la media della squadra i due classe ’79 Galizia e Majella ma “pesano” anche il 30enne Vicentin e il 33 enne Di Vicino. Della serie: “Volevamo puntare sui giovani ma abbiamo capito che senza questi marpioni di categoria difficilmente si può raggiungere l’ottavo posto”. E gli errori del passato non possono essere ripetuti.