Al Ca’ de Somenzi la Juve incassa una sconfitta bruciante, che fa veramente male, al termine di una partita giocata veramente male. La Vanoli non vinceva dal 17 novembre, risorge nel momento del bisogno, Pancotto rompe il ghiaccio ed esulta con due punti che sono ossigeno puro per i lombardi. Nonostante l’assenza di Moore, resta la consapevolezza che sono due punti buttati alle ortiche contro una formazione, la Vanoli, che era nel tunnel e, tra l’altro, non ha giocato una partita irresistibile. I bianconeri sono riusciti a fare peggio ed i numeri parlano chiaro: 1/19 da 3 (e l’unica è entrata di tabella) e 14 perse. A volte i numeri dicono tutto.
PRIMO PERIODO
Molin è obbligato ad andare col solito quintetto con Michelori al posto dell’indisponibile Moore (dentro Hannah, Roberts, Mordente e Brooks); mentre Pancotto lancia subito il neo arrivato Zavackas. I primi minuti sono inguardabili su entrambi i fronti: tante palle perse, errori di lettura e la tensione della posta in palio che si sente. Hannah è quello che parte peggio e viene panchinato dopo 3’, dentro Tommasini. Rich griffa un 5-0 che rompe il ghiaccio cremonese mentre Caserta continua a faticare (2 punti in 3’). L’ex Torino compie due falli in neanche un minuto e viene panchinato anche Roberts (c’è spazio per Vitali). La Juve fa una fatica disperata a muovere il tabellone ma per fortuna c’è Brooks che segna il suo quarto punto (7-6 al 6’). Il tassametro delle palle perse tocca immediatamente quota 4, l’attacco non produce nulla di positivo e la partita è veramente brutta. Il siluro di Woodside, totalmente fuori dai giochi, griffa il 12-6 per i lombardi. Poi arriva anche la bomba di Zavackas per il 15-8, Molin è obbligato a chiamare timeout a 2’ dalla sirena. Si va col doppio lungo mascherato (lanciato pure Scott nella mischia) ma è il Brooks show: l’ex Jesi, da solo, firma il -2 (9 punti con 4/4 al tiro). Il primo quarto più brutto dell’anno bianconero finisce 17-13 figlio di un 6/13 dal campo, 5 palle perse ed 8 di valutazione di squadra. Malissimo.
SECONDO PERIODO
Il primo canestro del secondo periodo porta la firma di Scott dopo la prima cosa sensata fatta da Hannah. E poco dopo arriva anche un bellissimo ‘no look’ dell’ex Warriors che consente a Roberts di infilare una super inchiodata. Pochi secondi e… alley oop meraviglioso di Hannah da centrocampo che trova Roberts dall’altro lato dell’arcobaleno per il 19-19. Roberts, ormai, si è scaldato e firma il primo vantaggio bianconero sul 19-21 al 14’. Ormai gli americani della Juve sono entrati nella partita: tap in schiacciato di Scott per mandare un altro segnale alla Vanoli. E ci si mette anche Michelori con un mostruoso no look che trova Roberts: il texano non si ferma neanche coi missili ed è 23-28 al 16’. La Juve, però, soffre tantissimo il pick ‘n roll di Rich con Spralja: il risultato torna in parità a quota 28 con l’ottavo punto di Spralja. Mordente catechizza Hannah che, dopo una partenza sparata nel periodo, torna a fare errori su errori. Al tabellino si iscrive anche Vitali ma arriva la bomba immediata di Jackson per il 31-32. Tommasini non cambia volto in regia, anzi perde palloni pesanti che permettono a Jackson di mandare Cremona avanti all’intervallo sul 35-32. Roberts chiude un periodo eccelso da 11 punti e tanta leadership; Caserta dimostra una superiorità sui cremonesi ma quando produci 9 palle perse, tiri 0/7 da 3 è giusto stare sotto nel punteggio.
TERZO PERIODO
Si ricomincia con Vitali al posto di Mordente e Michelori che continua a giocare alla grande infilando un buonissimo tap in. Stavolta la Juve sembre uscita bene dallo spogliatoio: la difesa non concede niente a Rich (5 assist ma poca pericolosità al tiro). Chi resta un rebus è Spralja: il croato è sempre pronto sugli scarichi dei compagni ma Pancotto va col timeout dopo la schiacciata, in contropiede solitario, di Vitali (39-42 al 23’). Un break di 5-0 con Zavackas e Rich consente alla Vanoli di riprendere il comando. Caserta si perde in un bicchier d’acqua: errori madornali al tiro, poca precisione nei passaggi e Cremona conserva un +4 al 28’. Brooks rialza la Juve dal fossato: 5 punti filati per il -1. All’ultimo ‘stop and go’ è 50–49 in una partita tutt’altro che bella.
QUARTO PERIODO
Brooks si prende la squadra sulle spalle, continua ad essere il principale terminale offensivo dei bianconeri che restano aggrappati alla partita con le unghie e coi denti. Sono altri 5 punti dell’ex canturino a firmare il sorpasso (21 punti). E ne arrivano altri due con un fade away che merita un solo commento: “wooooooooooow”. E quando Mordente vola in contropiede è 54-58 al 32’. Pancotto ordina la zona 2-3 che aumentà l’intensità difensiva dei cremonesi. Il controsorpasso dei locali arriva dopo il missile di Woodside ed il canestro di Rich. Nonostante tutto la Juve ha 1 punto di vantaggio all’entrata dal ‘supplementare’ di 5’. Al 38’ è 63-60 grazie a Jackson, mentre gli ospiti non segnano mai e sbagliano praticamente tutto. Poi il canestro di Woodside sembra mandare i titoli di coda (-5). Sembra, appunto, perché Mordente insacca una bomba, di tabella, fortunatissima per il -1 a 27” dalla sirena. Brooks fa fallo su Spralja: il croato fa 2/2, freddissimo, a 25” dalla sirena. Hannah compie l’ultima sciocchezza della sua partita andando a tirare nel traffico, sbaglia anche Brooks e tocca a Zavackas chiudere i giochi dalla lunetta.
VANOLI CREMONA – PASTA REGGIA CASERTA 69-64
VANOLI CREMONA: Pisacane ne, Marchetti ne, Zavackas 8, Ariazzi ne, Johnson 2, Woodside 11, Kelly 8, Jackson 14, Beltrami ne, Rich 14, Spralja 12, Ndoja. All. Pancotto.
PASTA REGGIA JUVECASERTA: Tommasini, Mordente 5, Hannah 5, Michelori 6, Marzaioli ne, Vitali 8, Roberts 13, Brooks 23, Salzillo ne, Scott 4. All. Molin.
ARBITRI: Filippini, Sabetta, Paglialunga.
PARZIALI: 17-13, 35-32, 50-49