Sotto l’albero di Natale, la Juvecaserta ha trovato la seconda vittoria consecutiva sfruttando al massimo la doppietta casalinga per battere anche una Varese ostica e pugnace, anche se piena di difetti difensivi (è pur vero che l’infortunio di Polonara ha obbligato Frates a quintetti borderline nel ‘4’). Caserta ha vinto con merito, ha espresso tratti di basket veramente piacevole oltre alle classiche disattenzioni. Stavolta, però, è stato fatto un passo concreto in avanti sia nel gioco che nella mentalità: al poderoso e rabbioso rush finale ci siamo abituati, alla lucidità nelle scelte ci stiamo felicemente abituando. Una partita, quasi sempre, a rincorrere, alla fine vinta con la forza dei nervi tesi. Una prova generale da rimarcare e fa bene Molin ad essere contento dei suoi ragazzi: il gioco spumeggiante c’è sempre ma, ora, è visibile anche il raziocinio. Comunque non c’è tempo per pensarci troppo: domani c’è la sfida al Pala Sclavo contro la capolista Siena. Perché passano i Natali, ma comanda sempre Siena.
HANNAH-MOORE IN VOLO. I due più criticati, quelli che sono stati sempre messi sulla graticola, quelli che non piacciono a tutti, quelli che devono sempre dimostrare qualcosa… l’hanno vinta quasi da soli (sarebbe ingeneroso verso il resto della squadra, ma loro l’hanno portata a casa). Moore sfoderando una prova da 27 punti con 11/17 al tiro e 15 rimbalzi mentre Hannah scrive 18 (5/7 da 2 e 2/5 da 3), 7 falli subiti, 8 assist e poche sbavature. Una coppia che è la colonna del team, non fosse altro perché sono l’asse play-pivot e che Molin crede in entrambi. Moore ha avuto il grandissimo merito di rialzarsi dalle deludenti prove contro Sutor e Cantù (dove fu panchinato senza problemi dal coach) giocando benissimo con Bologna ed ancora meglio contro Varese. Hannah, invece, convive e convivrà sempre con le critiche, ormai sembra che ci sia abituato ma sta giocando meglio ed è sotto gli occhi di tutti.
IL CALENDARIO CHE NON PIACE. In questi periodo le edicole sono tappezzate dei calendari di questa o quella starlette, o presunta tale, dello star system italiano e straniero. I maschietti si rifanno gli occhi, le donne o criticano o guardano schifate. Il calendario della Lega Basket mette tutti d’accordo: non ha senso. Non ha senso giocare tutte queste partite ravvicinate che non permettono di tirare il fiato ai protagonisti del legno. Aveva un senso quando i diritti televisivi erano di Sky che, approfittando della sostanza pallonara, ci propinava una raffica di partite a getto continuo con tanto di Basket Day. Adesso la copertura tv prevede una sfida su gazzetta.it ed una su RaiSport. Quindi non c’è la possibilità di sfruttare il vuoto del calcio per farsi una scorpacciata di basket. Senza senso. Complimenti.
VERITA’. La Juve ha infilato tre vittorie nelle ultime quattro uscite, cancellando quel tremendo 0-5 che aveva minato la serenità. Serenità ritrovata quindi il merito va a tutti: dal club che non si è fatto prendere dal terrore ed ha continuato a dare fiducia al gruppo, allo staff tecnico capitanato da Lele Molin che, non mi stancherò mai di dirlo, è un ottimo allenatore, finenendo ai giocatori. Un po’ per merito proprio, un po’ per la mediocrità generale, Caserta ha lecite speranze di lottare per un biglietto di sola andata che conduce alle Final Eight. Non sarà facile ma il calendario, tutto sommato, non è spregevole. Sì, perché la capolista Siena è meglio incontrarla ora che ha perso Hackett ed ha Hunter al meglio, poi c’è Sassari che non sta viaggiando come un treno e poi la doppietta Cremona-Pistoia: con tre vittorie si può entrare. Sarebbe un premio meraviglioso e, perché no, meritato: la spettacolarità bianconera merita un palcoscenico del genere. Altrimenti ci vediamo tutto in tv, senza problemi ne tristezza.