Il Professor Marcelletti, una volta, mi disse: “La riconoscenza non è di questo mondo nella vita come nel basket”. Ha ragione il Prof, come sempre mi verrebbe da dire, ed ecco perchè c’è bisogno di un pò di riconoscenza quando si guarda indietro, al passato, e si mettono da parte simpatie ed antipatie (una volta tanto) per dare spazio alla freddezza dei risultati. Ed i risultati conseguiti da Pino Sacripanti sulla panchina della Juve sono, semplicemente, pazzeschi: una semifinale scudetto, una partecipazione ai preliminari di Eurolega, quarti di finale in Eurocup, una Final Eight di Coppa Italia e due salvezze miracolose. Piaccia o no, Sacripanti è riuscito a fare in quattro stagioni quello che molti non saranno in gradi di fare: è entrato nel cuore della città, ha costruito tantissimi rapporti umani ed è amato quasi da tutti. Al suo fianco ha ancora il fido Max Oldoini che, invece, è stato parte della nostra città per sei stagioni: oltre al palmares insieme a Pino, lui aggiunge una promozione in Lega A ed un’altra salvezza da matricola. Altri dati meravigliosi. E poi c’è Stefano Gentile, immenso