La vita è una questione di scelte, di metterci la faccia e di rispetto. La decisione di escludere Steph Hannah, dal roster che oggi scenderà in campo nell’infuocata Bomboniera di via Guasco, sta facendo discutere tutti all’ombra della Reggia ma il comune denominatore sembra: il club ha fatto bene. C’è chi, giustamente, fa notare come, adesso, il giocatore sarà ancor di più sotto pressione (se la frattura si sanerà entro lunedì), ma una società che vuole crescere passa anche da queste decisioni. Dure, drastiche, impopolari ma sicuramente di spessore. Hannah è un ottimo giocatore, forse quello più importante nello scacchiere, era in crescita esponenziale nelle prestazioni, ma oggi non sarà sul legno: a costo di perdere una partita (che si può vincere comunque), Molin ha messo davanti il gruppo, l’etica del lavoro comune, il rispetto. E’ una grandissima occasione di crescita anche per Steph: la speranza è che capisca il messaggio lanciatogli, forse meglio dire sbattutogli in faccia, per ripartire. Perchè c’è ancora la porta aperta e Steph non deve chiuderla. Sarebbe un errore madornale per lui, anzitutto, e poi per un gruppo che sta facendo veramente bene. Una volta tanto l’assist termina nelle sue mani: Steph non sbagliare il lay up.