«A conti fatti e visto l’andamento delle ultime due partite forse c’è mancato di essere un po’ più cinici di quanto, invece, abbiamo fatto e che nel finale ci ha portato a perdere le partite. A Siena, addirittura abbiamo avuto la possibilità anche di chiudere la partita in un paio di occasioni, ma abbiamo sbagliato un paio di tiri che hanno chiuso al contrario il match». Questo il primo commento di un Marco Atripaldi evidentemente soddisfatto in volto per la prestazione dei bianconeri prima di tutto contro i campioni in carica della Montepaschi Siena e quindi contro una squadra che a breve si giocherà il primo trofeo della stagione, e poi per quella giocata nel giro delle ventiquattro ore successive contro Bologna; con quest’ultima in cui la Juve ha dovuto fare i conti anche con la precauzionale assenza di Roberts e quindi una freccia in meno di alto livello in pre-season per coach Molin. Soddisfatto Atripaldi per quanto in termini generali si è ammirato nella quattro gironi di trasferta, nella quattro giorni on the road in cui la Juve non solo ha voluto testare la propria forza sul campo con dirette avversarie al campionato al quale ormai il countdown è prossimo alla fine, ma anche per continuare il processo di crescita e di amalgama generale della squadra che dalla sfida nella capitale contro la Virtus Roma, ha avuto modo di essere sempre tutta assieme fino al ritorno in a casa di domenica e dopo un trittico di partite che hanno dato indicazioni soddisfacenti per lo staff tecnico (le parole di Molin al termine della sfida contro la Virtus Bologna sono state eloquenti, cosi anche come eloquenti sono stati i punti sottolineati e nei quali la Juve deve continuare a crescere ndr) e dopo quanto affermato in precedenza anche per quanto riguarda i piani alti di Pezza delle Noci. Ma cosi come il timoniere mestrino ha avuto modo di sottolineare al termine della due giorni tra Toscana ed Emilia Romagna, anche il general manager e quindi la ‘parola ed il volere’ del duo in cima alla piramide societaria, ha indicato dei punti in cui questa squadra deve continuare a salire di colpi: «Tra le indicazioni che vanno annoverate come ancora da migliorare, ovviamente Moore deve fare dei passi in avanti su ambo i lati del campo, mentre Hannah nella gestione a metà campo, considerando che nella partita contro Siena ha dato altre lampanti dimostrazioni di quale può essere il suo talento. La strada è quella giusta, cosi come per lunghi tratti è stato giusto quello che ha fatto per la squadra, ma deve continuare a migliorare».
Invece ancora una volta questa squadra ha dimostrato di avere già dei punti di certezza e che cambiano il volto alle partite: Michelori e Mordente…
«Non a caso una delle prime cose che ho voluto fare quando sono venuto a Caserta nella formazione della squadra è stata quella di riconfermare due veterani importanti non solo per il loro valore singolo, ma anche e soprattutto per la leadership e la conoscenza del gioco e del campionato che in una squadra nuova come quella che stavamo per costruire erano fondamentali specialmente nella parte iniziale della stagione epr indicare la strada ai nuovi arrivati in tutti sensi. A Mordente e Michelori, però, mi permetto di aggiungere Brooks che oltre al suo terzo anno in Italia e quindi anche lui può essere considerato un veterano di questo campionato, è diventato da subito un fattore ed un punto di riferimento importante. Nel corso della pre-season, poi anche Vitali ha fatto degli enormi passi in avanti, cosi come Scott e Roberts che mi ha impressionato per il suo livello di intensità difensiva, mentre in attacco tutti hanno visto e notato quello che è capace di fare».
Si dice che l’attacco vende i biglietti, la difesa fa vincere le partite. Si può dire che questa Juve ha tutte le carte in regola per soddisfare entrambe le teorie…
«Nella nostra metà campo stiamo facendo molto bene. Quello che si nota più di tutto è lo spirito con il quale giochiamo la fase difensiva. C’è voglia di sacrificarsi per il compagno e quindi per la squadra oltre ad uno spirito di abnegazione che fa ben sperare anche per l’inizio del campionato. Per quanto riguarda l’attacco credo che sin dalle prime battute di questo pre-campionato abbiamo dimostrato il tipo di basket che vogliamo giocare: un basket divertente e veloce e credo che la strada che abbiamo intrapreso sia quella giusta. Come detto in precedenza ci sono degli aspetti che dobbiamo ancora migliorare, ma la crescita è costante e siamo sulla buona strada».