In occasione della partita di sabato 5 ottobre contro il Casagiove, il Cellole Calcio potrà finalmente contare sull’apporto del forte difensore centrale Stefano Calenzo, reduce da un infortunio al ginocchio che lo tiene lontano dai campi dallo scorso gennaio. Il difensore ex Sessana, Classe ’87 che vanta trascorsi importanti in serie D ed Eccellenza con le maglie del Venafro e del Sesto Campano, sarà a disposizione del tecnico Quintigliano nella complicata trasferta di Casagiove. L’Hermes è una compagine ostica che può contare su giocatori di categoria superiori, su tutti il portierone Tommaso Merola, ex Virtus Carano.
Alla vigilia del match, il baluardo difensivo originario di Carano ha rilasciato alcune dichiarazioni al nostro portale.
Come hai vissuto questo periodo di assenza dai campi di calcio?
Molto duramente. Innanzitutto ringrazio la società di Cellole per la pazienza ed il supporto mostrato durante la fase di riabilitazione; veder giocare i compagni senza poter dare una mano è stata una sofferenza. Un sentito ringraziamento va alla dirigenza della Sessana per essermi stata vicino nel periodo che va dall’ infortunio subito nella scorsa stagione fino al giorno dell’operazione. Provo ancora un grande rammarico per non aver potuto chiudere la stagione passata che avrebbe potuto darci soddisfazioni diverse, ma il calcio è fatto anche di questo.
Come ti sembra la squadra allestita dal presidente Grecola e dal direttore sportivo Filosa e dove potete arrivare secondo te?
A mio parere il presidente, inseme al direttore ed al mister hanno allestito in poco tempo una squadra molto competitiva puntando molto sui giovani; il nostro obbiettivo, come è stato sempre ribadito, è arrivare a 40 punti il prima possibile anche se con la professionalità del mister ed il talento di alcuni compagni potremmo toglierci belle soddisfazioni.
La rivalità con la Sessana è un motivo per fare meglio?
Sicuramente. Anche perché da quello che si è visto nelle prime giornate loro hanno un organico molto competitivo; poi un derby è sempre un derby. Approfitto dell’occasione per fare un grosso in bocca al lupo ai miei vecchi compagni, alla dirigenza e ai tanti tifosi sessana. Però quando ci affronteremo cercheremo di metterli in difficoltà almeno negli scontri diretti. Il calcio è bello anche per questo, le rivalità rendono tutto più bello. Però spero che in quelle occasioni si celebrino delle giornate all’insegna dello sport: ci si affronta sul campo e poi amici come prima. Noi dobbiamo guardare soprattutto in casa nostra e loro faranno altrettanto. Ora ho solo tanta voglia di giocare a calcio, uno sport che mi regala gioia fin da quando ero bambino e giocavo con i miei amici del quartiere. Cerco di conservare sempre quell’entusiasmo e quella gioia. Questo è il vero segreto.
Ti senti di fare promesse ai tuoi nuovi tifosi?
Non voglio fare promesse, le parole contano poco, bisogna fare i fatti. Ogni volta che scenderò in campo con i rossoblu darò sempre il massimo, a fine partita la mia maglia sarà sempre sudata. Questo lo posso garantire.