Dando uno sguardo alla classifica del Girone H di Serie D, è semplice notare quale sia la selezione che con stupore sta veleggiando in posizioni di classifica considerevoli. L’Ars et Labor Grottaglie (denominazione sociale del club della cittadina situata in provincia di Taranto) è la vera rivelazione di questo primo scorcio di campionato, avendo totalizzato sette punti in quattro gare che, numeri alla mano, sono frutto di due vittorie, un pareggio ed una sconfitta. Punti che proiettano il club pugliese a soli due punti dal Progreditur Marcianise capolista ed all’interno di uno scaglione di squadre quali Turris, Brindisi e Real Vico Equense che hanno speso il quadruplo (se non di più) rispetto a loro. Ed in effetti nessuno si aspettava questo inizio da sogno dei biancoblu che, in seguito alla salvezza conquistata la passata stagione nei play-out contro il Sant’Antonio Abate, hanno operato diversi acquisti pur di migliorare l’organico: tanti sono i giovani promettenti che circondano l’anziano difensore classe ‘82 Antonio Anglani, mentre tutta la rosa è composta unicamente da ragazzi nati dal ’90 in poi. Vedendo però il black-out della prima giornata con la sconfitta subita tra le mura amiche dell’Atlantico D’Amuri da parte del Brindisi con il punteggio di 0-3, l’instabilità e la penuria di risultati sembravano dover essere una costante anche di questa stagione. Ma da quella giornata storta, invece, i salentini hanno avuto la forza di metterci una pietra sopra e di ripartire, cacciando dal proprio animo una reazione che si è sviluppata in concretezza, sia in termini di prestazione che di risultato. Alla rovinosa caduta del debutto hanno fatto seguito il trionfo di 1-2 a San Severo, il pareggio per 0-0 in casa contro la Puteolana Internapoli (unico punto della gestione Ambrosino, dimessosi sabato scorso dalla guida tecnica flegrea) e la scoppiettante affermazione per 1-4 a Francavilla sul Sinni.
La trasformazione della baby-gang pugliese. Gran merito di questa trasformazione psicologica ed atletica spetta ad Alberto Bosco, giovane tecnico che è alla prima esperienza in Serie D così come l’allenatore neroazzurro Nunzio Di Somma. All’improvviso, i pugliesi si sono dimenticati delle sventure dello scorso anno ed hanno mostrato la loro maschera prediletta, tanto da ottenere due blitz esterni in altrettante gare. Un dato positivamente sconcertante in trasferta che è alternato con i passi falsi casalinghi, dove peraltro non è stato ancora realizzato un goal. Fino a questo momento, il Grottaglie si sta confermando squadra da trasferta con 6 punti, 6 goal fatti e 2 subiti. E la costante della fase realizzativa è Loris Formuso, attaccante classe ’90 che, dopo tanti anni trascorsi nei settori giovanili di Parma, Lecce e Taranto, sta finalmente dimostrando tutto il proprio talento, inespresso negli anni precedenti. Cinque delle reti complessive del sodalizio salentino portano la sua firma, consentendogli così da essere al primo posto della classifica marcatori insieme a Giuseppe Gambino del Brindisi. L’altra rete è stata realizzata da Francesco Faccini, altra promessa classe ’92 reduce dalle esperienza nel Pescara, Taranto e Brindisi che è tra gli atleti più illustri del roster come anche il difensore Roberto Russo, sempre classe ’92 che in passato ha vestito le maglia di Paganese, Melfi e Teramo. Considerando le età degli atleti in campo, domenica avverrà quindi la sfida tra le due baby-gang del Girone H di Serie D. A chi lo scettro della meglio gioventù?