Sarà un weekend di studio, di lavoro e di concentrazione quello prossimo della Pasta Reggia. Dopo gli ultimi due in cui i bianconeri di coach Molin hanno incrociato le armi sia al sabato che alla domenica all’interno delle varie sfide del Memorial Pentassuglia e del torneo cittadino di Caserta, al prossimo giro il campo sarà solo ed esclusivamente un qualcosa che si vedrà in allenamento e nei video delle sfide di cui si parlava in precedenza. Video che di sicuro avranno un range generale incamerando le due kermesse e quindi tutti quelli che sono stati i lati positivi e quelli negativi della Juve nel corso di due settimane, ma anche un range molto particolare in vista anche del prossimo impegno di capitan Mordente e compagni. Il particolare riguarderà, ovviamente, la prima delle due partita all’ombra della Reggia nel torno casalingo contro l’Acea Roma. Una sfida che dopo il ‘face to face’ di esordio del torneo casertano immediatamente dopo la presentazione ufficiale della squadra, si svolgerà a campi invertiti per un ulteriore passo da fare o da verificare nell’avvicinamento verso la nuova stagione. Ed allora la sconfitta contro i capitolini guidati da coach Fucà per l’assenza di Dalmonte – impegnato con i colori azzurri della nazionale al fianco di Simone Pianigiani e che invece sarà presente il prossimo due di ottobre per la sua prima volta come capo allenatore della Virtus Roma dopo la semi rivoluzione della scorsa stagione – verrà analizzata in ogni suo piccolo dettaglio per capire quali siano state le cause della sconfitta finale e cose, invece, ha messo in difficoltà una squadra che nella sfida di sabato scorso, è sembrata avere un qualcosa in più rispetto ai bianconeri in termini di quadratura. Di sicuro coach Molin partirà da una prerogativa in più rispetto a quella partita. Una certezza venuta fuori, infatti, proprio nella seconda sfida, quella conto Brindisi e cioè il quintetto che in difesa, al momento di scrivere, sembra dare maggiore garanzie e sicurezze, ma soprattutto energia tale da stringere le maglie nella propria metà campo, recuperare palloni e giocare con maggiore serenità dall’altra parte del campo. Un quintetto (Mordente Vitali, Scott, Brooks e Michelori ndr) che in caso di necessità verrà sicuramente messo in campo per provare a fermare le avanzate di Goss, Hosley, ma soprattutto del corpaccione di Mbakwe che nella sfida all’ombra della Reggia ha dato molto più di un grattacapo a Cameron Moore. Proprio il lungo bianconero, infatti, è uno dei giocatori atteso ad un piccolo passo in avanti rispetto a quanto ha fatto vedere in campo nella due giorni casertana. Nelle ultime due settimane, infatti, il giocatore a stelle e strisce ha avuto un assaggio della fisicità del campionato italiano, incamerando in questo modo il tipo di basket che si gioca sotto le plance nel BelPaese. Si dice che lezioni sono fatte per essere imparate e di sicuro quanto accaduto negli ultimi due weekend saranno state lezioni recepite da Moore, ma anche da Hannah che insieme al lungo connazionale non ha certo impressionato cosi come la sua fama lo aveva preceduto. Il potenziale dei due giocatori appena citati non è assolutamente messo in discussione, ma si tratta di due elementi che devono ancora fare dei passi in avanti ed impressionare il pubblico e tutta la piazza. Non fa nomi il presidente Raffaele Iavazzi ai microfoni di Goldwebtv, ma nemmeno il numero uno bianconero è pienamente soddisfatto dopo il torneo casertano, anche se molto ottimista: «Se facciamo un bilancio mettendo assieme lati convincenti ed altri meno convincenti, posso dire che il bilancio è positivo. Durante le due giornate del torneo sono rimasto enormemente impressionato da quello che hanno fatto in campo alcuni elementi della squadra. Ovviamente per contro ci si sono stati altri elementi che mi hanno impressionato meno, ma questo però non è un problema. Si tratta di elementi che devono fare dei miglioramenti, devono fare dei passi in avanti ed hanno il talento ed ampi margini di miglioramento in vista del campionato». Insomma ulteriore conferma che alla vigilia della prima delle ultime tre sfide del precampionato casertano che aprirà poi le porte alla nuova stagione bianconera, il liet motive è pazientare; lasciare che questa Pasta Reggia faccia il proprio corso cosi come è nella naturale situazione di un gruppo totalmente nuovo e che sta cercando i propri equilibri. Un gruppo in cui ci possono essere elementi che questi equilibri li trovano in maniera molto più veloce e facile ed altri che invece hanno bisogno di un tantino più di tempo, oltre ad una condizione fisica diversa da quella attuale per provare a sopperire a qualche mancanza che durante un match ci può anche stare. Lo sa bene anche Lorenzo D’Ercole che proprio al termine della sfida contro la Juve di sabato scorso, ha parlato di quella del prossimo due di ottobre e della situazione della Juve: «Siamo due squadre che hanno cambiato tantissimo dalla scorsa stagione. Siamo due squadre alla ricerca di nuovi equilibri. Entrambi dobbiamo dimenticare il passato, noi con una finale e Caserta con il campionato che ha svolto nonostante le difficoltà. Dobbiamo essere bravi a cercare nuove situazioni, ma quando cambi cosi tanto non è facile e serve del tempo per trovare gli equilibri giusti».