L’attesa finirà questo pomeriggio, finirà con il primo ingresso in campo in serata della nuova Juve, della nuova compagine rivoluzionata dal presidente Raffaele Iavazzi che prima ancora di vedere sul parquet del Palamaggiò, cosi come tutti gli aficionados di Terra di Lavoro, la propria creatura, potrà finalmente vivere, dopo il bagno di folla del 28 di agosto, il suo primo vero momento in casa da nuovo ‘padrone’ della truppa bianconera. Il primo vero momento da ‘salvatore’ del movimento cestistico casertano, il primo vero momento da protagonista assoluto dopo le esperienze degli anni passati, dove il suo nome era ai margini dei riflettori. Gli stessi riflettori che questa volta nel momento della presentazione ufficiale della squadra, inevitabilmente lo cercheranno più e più volte prima di finire su tutti gli altri. Gli stessi riflettori che forse negli anni passati ha evitato e concessi ad altri, quest’anno non può non tenerli puntati su di se. Insomma una giornata particolare non solo per il popolo bianconero, che vedrà chiuso il cerchio aperto nella parte finale di agosto con il primo incontro con la tifoseria, ma anche per chi dalla fine di giugno scorso, ha deciso che gli stessi tifosi che non hanno mai abbandonato la squadra nelle difficoltà degli anni trascorsi, meritavano un qualcosa in più, meritavano una squadra solida e che guardasse in avanti e non più indietro rincorrendo questioni economiche troppo gravose per potersi godere il basket giocato. Una giornata da presidente per un presidente che nel confessarsi, alla vigilia dell’evento del torneo Città di Caserta e che ufficialmente da il via al countdown verso la nuova stagione, ha cosi esordito: «E’ la mia prima volta da presidente, è la mia prima volta dopo tutte le decisioni prese in estate e quindi inevitabilmente un evento come il torneo cittadino ti regala qualche emozione e quel piccolo senso di ansia e di attesa per un campionato che inesorabilmente si avvicina giorno dopo giorno. Logicamente questo non è il mio torneo e la mia prima presentazione ufficiale a Pezza delle Noci, ma di sicuro quella che ha un sapore particolare in bocca. Questa squadra la sento mia in tutto e per tutto. Non si tratta solo del lato economico, ma anche della partecipazione e dell’essere stato in prima linea nel costruirla. Piccoli particolari che uniti a quelli precedentemente indicati, rende e renderà al momento di iniziare la manifestazione, tutto molto più particolare».
A prescindere dall’idea che si tratta solamente di un torneo anche se cittadino e quindi in casa, ce l’ha un sogno nel cassetto relativamente alla sua prima esperienza da presidente?
«Prima di tutto mi piacerebbe vedere una squadra che continua a fare passi in avanti anche se si è consapevoli che c’è ancora da lavorare tanto e siamo ancora all’inizio. Sono fiducioso che prima o poi tutti dimostreranno il suo valore. Nel particolare, però, devo dire che mi piacerebbe prendermi una rivincita contro Brindisi, una vittoria a cui terrei in particolare».
Il torneo è il momento che chiude il cerchio in termini di conoscenza e di affiatamento della squadra con il pubblico prima dell’esordio in campionato. Secondo lei può essere il momento in cui si può dare l’ennesima spinta nei confronti dell’entusiasmo del pubblico e quindi nella corsa agli abbonamenti?
«Ho sempre creduto che il campo sia il modo migliore per far innamorare i tifosi della propria squadra. Ancor di più se lo si fa in una festa per tutta la città. E’ logico quindi che se al Città di Caserta questa squadra dimostrerà dal vivo quello che sa fare e di cui è capace, potremmo avere un ulteriore riscontro in termini di attaccamento e di abbonamenti nei confronti di chi, magari, aveva ancora bisogno di un piccolo incentivo».
Quanto successo dall’estate fino a questo momento e tutti i cambiamenti da lei fatti in positivo per questa società non pensa potessero bastare?
«Quello che dovevo fare l’ho fatto ed è sotto gli occhi di tutti. Chi è tifoso vero della Juve non dovrebbe aspettarsi ulteriori appelli o proclami da parte mia. I fatti parlano chiaro ed una prima risposta l’abbiamo avuta. Ora speriamo con il campo di conquistare ulteriormente il cuore di chi è ancora un po’ scettico e quindi di aumentare il numero di presenti al palazzetto con gli abbonamenti».
Dulcis in fundo sarà una giornata di curiosità e di attesa anche per vedere finalmente la nuova divisa da gioco…
«Anche il restyling delle maglie – ha concluso lo stesso presidente bianconero Raffaele Iavazzi – rientra in quel discorso di discontinuità e di rinnovamento con il quale abbiamo voluto caratterizzare questo nuovo corso. Abbiamo in animo di realizzare anche altre serie di maglie, con colori di fondo diversi, augurandoci di poterle utilizzare per particolari eventi ed in manifestazioni e competizioni diverse dal campionato».