Dopo i primi impegni ufficiali di campionato e coppa Italia abbiamo intervistato il ds del Cellole Calcio, Paolo Filosa, per fare il punto della situazione.
Dopo le prime tre partite ufficiali com’è l’umore della squadra?
Io voglio innanzitutto rassicurare la squadra e tutto l’ambiente dopo i primi risultati ufficiali della stagione. Finora in tre match ufficiali abbiamo ottenuto un pareggio e due sconfitte ma non sono preoccupato; abbiamo costruito questa squadra in pochissimo tempo e quindi sapevamo che l’inizio sarebbe stato difficile a causa dei carichi di lavoro nelle gambe. Poi gli impegni ravvicinati di campionato e coppa Italia non ci hanno certamente favorito. Inoltre il mister ha sfruttato i match di coppa per testare alcuni giovani under, perché noi puntiamo molto sui giovani e vogliamo valorizzarli. Quindi chiedo scusa ai tifosi per questa partenza e li prego di pazientare perché sono convinto che la nostra squadra verrà fuori sulla distanza. Io metterò a disposizione la mia esperienza, sono al diciassettesimo campionato da direttore sportivo e qualcosa ho imparato. Quindi non fasciamoci la testa prima del tempo; voglio ricordare, a tal proposito, un aneddoto di qualche anno fa: ero il ds del San Pio Mondragone ed insieme al vice presidente Granafei costruimmo la squadra in cinque giorni. Partimmo male in campionato e tutti ci davano per spacciati insinuando che non ci saremmo nemmeno salvati; invece poi ci riprendemmo alla grande arrivando fino alla doppia finale playoff, arrendendoci ad una corazzata come il Procida. Quindi predico calma e tranquillità, lavoriamo sodo tutti insieme e raggiungeremo i nostri obiettivi.
Cosa è successo domenica a Cimitile nella prima mezz’ora di gioco?
Domenica in avvio di gara abbiamo avuto un blackout che ci è costato carissimo. Dopo 11’ eravamo già sotto di due reti e non siamo riusciti a reagire; poi abbiamo preso il terzo gol che ci ha completamente tagliato le gambe. Da lì in poi la partita è cambiata, anzi mi è parso di vedere un predominio nostro sul terreno di gioco. Comunque il nostro mister (Carmine Quintigliano, ndr) ed il suo secondo (Gaetano Casale, ndr) hanno la piena fiducia mia e della società. Carmine lo conoscevo bene come allenatore e lo ritengo un allenatore di categoria senza alcun dubbio; mi ha sorpreso in positivo dal punto di vista umano, per come riesce a porsi con i suoi calciatori e per la grande capacità di coesione del gruppo. Abbiamo iniziato con un gruppo di lavoro risicato, adesso siamo una squadra e dobbiamo guardare solo in casa nostra, lavorando ogni giorno con impegno e abnegazione .
Nelle ultime ore di mercato avete portato a termine alcune operazione di mercato sia in entrata che in uscita?
Si, abbiamo lavorato fino all’ultimo minuto per completare la squadra a disposizione del nostro tecnico. Con la Sessana abbiamo effettuato uno scambio di calciatori: si sono accasati in maglia gialloblu l’interessantissimo ‘96 Mario Picazio, attaccante ex Virtus Carano che ha debuttato in Eccellenza lo scorso anno, ed il giovane portiere Girovaco, classe ‘95; in cambio noi abbiamo preso Luca Di Serio, esterno classe ’94 e Michele Imparolato, centrocampista centrale classe ’96 che il mister ha già avuto alle sue dipendenze in passato. Colgo l’occasione per ringraziare il presidente della Sessana, Isidoro Vrola, per la disponibilità dimostrata e per aver voluto continuare nel rapporto di collaborazione con la nostra società. Poi il mercato non dorme mai, e non escludo un colpo a sorpresa per il Cellole che sta guardando con attenzione il mercato degli svincolati; giovedì al “Montecuollo” potrebbe esserci un gradito regalo per i tifosi rossoblu.
La vostra è una squadra formata da molti giovani interessanti, la vostra filosofia è quella di valorizzarli?
Credo che a livello di under siamo una delle compagini messe meglio. Ciò è frutto di un lavoro continuo negli anni, non si tratta di improvvisazione. Costruire una squadra avendo a disposizione grossi budget per il mercato è semplice; invece quando non si hanno grossi investitori alle spalle si deve lavorare bene e dialogare. Ciò è avvenuto da quando sono a Cellole, soprattutto grazie alla società che mi è sempre vicina, dal presidente Grecola, al suo vice Gallo, fino al segretario Verrico. Vi svelo una chicca: negli ultimi giorni di mercato un giovane come Emilio Varone, classe ’95, è stato richiesto dal Fondi Calcio, compagine che milita in serie D, ma noi abbiamo scelto in accordo con il giovane di continuare assieme questo percorso di crescita. Ma noi siamo disponibili nel caso si facciano avanti società che mirano a vincere il campionato o società di categorie superiori, perché saremmo ben lieti di vedere i nostri giovani sui grandi palcoscenici. E Varone non è l’unico giovane interessante che abbiamo: Sciorio è un ’96 che domenica ha bagnato l’esordio in campionato con un eurogol, Vellucci un ’95 che ha la personalità di un calciatore esperto, poi c’è il nuovo arrivo Lombardi, insomma la pattuglia under è davvero di grande livello.
In che condizioni sono gli infortunati Iandico e Calenzo?
Iandico ha recuperato e domenica potrebbe essere già disponibile; il suo rientro sarà fondamentale perché anche essendo giovanissimo è uno che fa la differenza in questo campionato, ha giocato due anni da titolare in Eccellenza e a mio modesto avviso potrebbe farsi valere anche in serie D. Calenzo è reduce da un’operazione al menisco del ginocchio, quindi deve recuperare al meglio e poi ci darà una grande mano. E’ un giocatore che non ha bisogno di presentazioni, ha grandissima esperienza pur avendo solo 25 anni e noi ci abbiamo puntato ad occhi chiusi conoscendo il suo valore. Una volta che torneranno entrambi la difesa sarà a posto, poi migliorerà la condizione di tutta la squadra e le cose cambieranno.
Ci fa il suo pronostico su questo Girone A di Promozione?
Credo che le due grandi protagoniste saranno Sessana e Ortese. Il presidente Vrola ha portato a Sessa un valido allenatore come Achille Tarantino, una persona di carima e di grande esperienza , e ha messo su una corazzata con giocatori di categoria superiore. L’Ortese può contare sull’immensa bravura del presidente Aletta, uno che può insegnare a fare calcio a tutti, che ha scelto il bravissimo Vozza come ds ed è sempre pronto a cacciare il coniglio dal cilindro; solo per la stima che nutro dei confronti di Aletta posso essere sicuro che la sua programmazione darà grossi frutti. Personalmente faccio il tifo per queste due società, per questioni di pure campanilismo: se il campionato deve finire in terra partenopea, allora io spero che a vincerlo sia una casertana, con Sessana e Ortese davanti a tutte.
Invece qual è il vostro obiettivo stagionale?
Noi puntiamo ad una salvezza tranquilla. Le linee guida della società sono quelle del fair play e della correttezza innanzitutto: nella mia squadra non si pensa a rivalse personali , non siamo in guerra con nessuno e dobbiamo guardare solo a noi stessi. La prima cosa deve essere il fair play dentro e fuori dal campo, poi vengono i risultati. Non voglio che si esasperino le rivalità, il calcio deve essere una festa, deve essere aggregazione. Quindi ai miei ragazzi chiedo innanzitutto questo, poi è ovvio che vengono anche i risultati. Ma sono certo che se pensiamo a lavorare non avremo grossi problemi a salvarci.
L’appuntamento con il calcio giocato è alla gara di sabato contro la Boys Caserta, cosa si auspica?
Sabato avremo il primo dei tanti derby casertani di quest’anno al “Comunale” di San Castrese, in attesa che al “Montecuollo” di Cellole vengano completati i lavori in corso per la recinzione e l’illuminazione. Rispettiamo la squadra avversaria come ogni altra e ci auguriamo che i nostri tifosi siano vicini alla squadra; spero che ci sia un immediato cambio di rotta per cominciare a mettere in cascina i primi punti salvezza, ora gli alibi sono finiti, bisogna cominciare a raccogliere i frutti del grande lavoro svolto in primis dal presidente Grecola, che ringrazio pubblicamente. Intanto colgo l’occasione per augurare a tutti un buon campionato!