Una notizia, trapelata subito dopo la fine della gara, potrebbe cambiare l’esito di Gladiator-San Severo. Secondo voci vicine all’ambiente neroazzurro, un escamotage burocratico dovrebbe stravolgere il risultato dell’incontro, disputato oggi pomeriggio al “Mario Piccirillo” di Santa Maria Capua Vetere e finito sul punteggio di 1-1, grazie alle reti di Galetti al 30’ e D’Esposito al 70’. Il nuovo segretario sammaritano Massimo Savoia, da quest’estate entrato nell’ufficio segreteria del sodalizio della città del Foro al fianco di Alfonso D’Amore ed Amedeo Liccardo, avrebbe scoperto una posizione irregolare di un calciatore pugliese, il quale non avrebbe potuto prendere parte al match valevole per la terza giornata del Girone H di Serie D, e starebbe già documentando il reclamo nei confronti del San Severo. Manco a farlo apposta, il protagonista di questa svista dei segretari pugliesi sarebbe Giuseppe Cesareo, atleta espulso al 7’ della gara odierna per un fallo di reazione nei confronti di Alessio Bonavolontà. Il motivo di ciò è il non aver scontato una giornata di squalifica per una sanzione sportiva che ammonta alla scorsa stagione. Piccolo caso che necessita dell’accertamento da parte del Giudice Sportivo per verificarne la fondatezza.
La spiegazione del giallo “Cesareo”. Con esattezza il fantasista, nato a Ruvo di Puglia nel 1981, fu espulso nella gara valevole per la trentesima ed ultima giornata del Girone Unico di Eccellenza Pugliese. In data 2 maggio, il San Severo si giocava la promozione in Serie D contro l’Atletico Mola ed aveva bisogno della vittoria per laurearsi campione del raggruppamento pugliese. In una gara che sin dall’inizio si era rivelata abbastanza complicata, Cesareo era stato mandato in campo al 52’ al posto di Conte, con l’intento di smuovere un reparto avanzato troppo compassato. Sul risultato di 1-1, l’attaccante pugliese si vide sventolare il secondo cartellino giallo per un fallo e fu costretto a lasciare i suoi compagni di squadra in inferiorità numerica. Fortunatamente il San Severo ribaltò l’1-2 subito all’87’ con due reti realizzati nei minuti di recupero che regalarono l’Interregionale alla compagine foggiana. Per l’espulsione rimediata in tale gara, il giudice sportivo sanzionò Cesareo con due giornate di stop, da scontare nella stagione appena iniziata: la 2013-2014. E’ qui che entra in gioco la caparbietà di Massimo Savoia che va a rovistare i vecchi comunicati e scopre questo errore burocratico. Infatti, Cesareo sconta la prima giornata di squalifica sabato 30 agosto, quando non è presente in distinta nella gara della prima giornata al “Conte” di Pozzuoli contro la Puteolana Internapoli. Fino a qui nessuna piega, poi la situazione cambia. Com’era doveroso, l’attaccante avrebbe dovuto saltare anche la gara di domenica scorsa contro il Grottaglie. Invece, il suo nome è presente in distinta ed egli fa il suo ingresso in campo al 71’ al posto di Galetti, dopo aver iniziato dalla panchina. A prescindere del fatto che abbia scoperto o meno tale caso, il Grottaglie porta a casa i tre punti con il punteggio di 1-2. Non accortisi dell’errore, i dirigenti pugliesi ci ricadono anche quest’oggi, quando Cesareo viene schierato tra i titolari dal tecnico Danilo Rufini. Anche se la sua gara è durata appena sette minuti, a causa dell’espulsione rimediata ad inizio partita, si è riscontrata in pieno l’irregolarità del San Severo che ha fatto giocare un atleta su cui pendeva ancora un turno di squalifica. Nei prossimi giorni la società neroazzurra dovrebbe presentare ricorso nei confronti della posizione irregolare di Cesareo e, con molta probabilità, potrebbe ottenere la prima vittoria stagionale in via burocratica e scavalcare in classifica i foggiani. Tre punti di importanza vitale per il Gladiator.