La Pasta Reggia con un bilancio di due sconfitte dal weekend brindisino. Stavolta è Milano a sconfiggere i bianconeri che chiudono al quarto posto il III Memorial Pentassugia.
Ad onor di cronaca e di verità, Milano si è presentata a questa manifestazione con una squadra a dir poco sperimentale visti tutti i nazionali impegnati agli Europei ma comunque con gente di grandissima qualità. Caserta torna da questa ‘due giorni’ con diverse indicazioni e la consapevolezza, scontata, che c’è tanto da lavorare ma il tempo non manca sicuramente.
PRIMO PERIODO
Si parte con lo stesso quintetto di ieri: Hannah, Roberts, Vitali, Brooks e Moore. Mani solitamente fredde e ritmi compassati nei primi minuti con Hannah capace di sbagliare un canestro incredibile salvo poi farsi perdonare con la bomba del 5-5 al 3’. Sale in cattedra Langford che prende in mano l’EA7 che va sul +6 dopo il lay up di Cerella. A tirare fuori Caserta dal fossato ci pensa ancora Hannah col secondo missile di serata. Si abbassano nuovamente le percentuali, aumentano le palle perse su entrambi i fronti ed iniziano i cambi. Il paisà Barone esce dalla panca e sigla il +7 ma all’ultimo ‘stop and go’ si va sul 11:26 coi liberi di Langford, la bomba di Moss, il catastrofico ¼ ai liberi di Moore e Milano che scherza in contropiede. Male, malissimo i 26 punti incassati in 10’.
SECONDO PERIODO
Riparte il match e Scott ha un problema ad una caviglia ma è immediatamente in campo. Le palle perse della Juve piovono copiose come l’acqua a Seattle in pieno autunno. Poco dopo arriva anche un antisportivo a Michelori, tanto per rendere il cammino più difficoltoso anche se il fischio è particolarmente ingeneroso verso il ‘gladiatore bianconero’. Jerrells non sbaglia ed è 33:16 al 13’. La forbice si allarga a dismisura, fino al +19, dopo i canestri di Milutinovic e l’energia difensiva. Nuovamente nel fosso, nuovamente capace di reagire: missile di Brooks, super assist di Hannah e schiacciatissima di Moore per il -12 (29:41 al 17’). E sempre Brooks ispira il -11, toccando i 13 personali con canestri di pregevole fattura. Moore continua a litigare col ferro dalla lunetta e si va allo stop lungo sul 36:49. Meglio.
TERZO PERIODO
Il primo canestro della Juve lo firma Brooks dopo 4’ di errori e palle perse, Milano comanda ma senza particolarmente spingere. Caserta ritorna sul -9 (45:54 al 26’) dopo una magia in contropiede ed una bomba dal parcheggio di Roberts. Ma è soprattutto la difesa a dare dei segnali incoraggianti a coach Molin. E quando Michelori segna il jump dalla media distanza arriva anche il -7. Milano riallunga decisamente dopo le due triple consecutive sparate da Kangur. All’ultimo ‘stop and go’ il tabellone del Pala Pentassuglia dice 49:64 con 0:8 di break aperto per le ‘scarpette rosse’.
QUARTO PERIODO
Caserta si ostina nel tiro pesante e non trova mai il nylon. Milano non fa niente di straordinario ma almeno muove il punteggio: si materializza il 51:70 al 33’ che chiude, di fatto, i giochi. E dopo anche le due triplone infilate dal solito David Moss si pensa solo ad attendere la sirena conclusiva cercando di evitare inutili infortuni e per pulire un po’ il tabellino personale.
PASTA REGGIA CASERTA – EA7 MILANO 76-83
PASTA REGGIA JUVECASERTA: Hannah 10, Circosta ne, Moore 8, Mordente 2, Roberts 20, Vitali 9, Scott 3, Tommasini ne, Michelori 9, Brooks 15. All. Molin.
EA7 ARMANI MILANO: Haynes 8, Cerella 6, Milutinovic 3, Moss 15, Jerrells 9, Langford 14, Mescheriakov 4, Chiotti 6, Kangur 11, Barone 7, Merlati ne, Scomparin ne. All. Banchi.
PARZIALI: 11-26, 36-49, 49-64