“Avrei firmato alla vigilia del match per un pareggio”, così il direttore sportivo del Gladiator, Guglielmo Ricciardi, al termine della gara contro la Turris, terminata con il punteggio di 1-1, nel deserto del ‘Piccirillo’. Una gara giocata bene da entrambe le squadre, ma con il ‘baby’ Gladiator che ha lottato con le unghie e con i denti per riuscire ad ottenere anche i tre punti, rischiando poco e lasciando poco spazio a quella che è una corazzata allestita dal presidente Moxedano. I corallini recrimano per due episodi dubbi in area di rigori, ma tutto sommato il Gladiator ha retto e dimostrato, almeno in questa gara di essere una squadra all’altezza della categoria, cosa che però dovrà dimostrare anche nelle prossime 33 giornate, ovviamente. “Quelle messe in campo contro la Turris – prosegue il diesse dei sammaritani – devono essere sempre le nostre prerogative, perché dobbiamo sempre lottare. Con un organico del genere, sarà solo il lavoro dell’allenatore e la voglia di emergere dei giovani calciatori a doverci portare ad aprile o maggio verso la salvezza, che è il nostro obiettivo”, conclude Ricciardi.