Quando tutto lasciava pensare che nessuno fosse interessato al titolo del Carano, il presidente dell’ultimo biennio Achille Sauchella, ha presentato domanda di iscrizione agli organi competenti. Nell’ultimo giorno disponibile per non veder fallire la gloriosa società aurunca, il noto dirigente ha trovato il modo per salvare il titolo e lo ha trasferito in extremis a Cellole. Quindi dopo qualche anno di assenza, la squadra di una delle città più fiorenti della zona domizia ritrova la Promozione. Dall’altro lato della medaglia va però a malincuore evidenziato che la cittadina di Carano perde la propria creatura dopo 51 anni di storia. Come già anticipato nei giorni scorsi dal nostro portale, Emilio Di Tommaso aveva minacciato la fuga del titolo dai piedi del massico qualora nessun cittadino caranese si fosse fatto avanti (per saperne di più, leggi qui: https://www.sportcasertano.it/25-07-2013/calcio/promoz/73316/virtus-carano-di-tommaso-regala-ai-caranesi-il-titolo-di-promozione/ ). All’ennesimo appello andato in fumo, l’imprenditore aurunco ha deciso di cedere il titolo al Cellole , consegnandolo nelle mani del fido Sauchella. Dunque in poco meno di un mese la Virtus Carano si è ritrovata dalla disputa dell’Eccellenza all’assenza di una minima forma di calcio (infatti dopo lo scambio di titoli con il San Marco Trotti, la dirigenza caranese si era ritrovata ad avere tra le mani il titolo di Promozione, mentre la società della Valle di Suessola aveva acquisito il diritto di partecipare al prossimo campionato di Eccellenza). Intercettato in via telefonica, il presidente Sauchella rende noto in esclusiva il passaggio di consegne: “Sono orgoglioso di annunciare di aver riportato il calcio di un certo livello a Cellole. Essendo consapevole che il titolo della Virtus Carano era ad un passo dal fallimento, ho deciso di evitare questa vera e propria tragedia sportiva e mi sono accollato l’onere dell’iscrizione insieme ad alcuni miei soci. Era ora che Cellole ritornasse a competere sui palcoscenici della Promozione dopo qualche anno di assenza. Ringrazio Emilio Di Tommaso che non ha messo i bastoni tra le ruote nel trasferimento del titolo da Carano alla mia cittadina di origine.”