A piccoli passi, uno per volta, ma la cosa più importante è che tutto si muova. L’ultimo compiuto dalla formazione di Terra di Lavoro, però, elude per un momento il basket giocato, anche se è quello che durante la prossima stagione permetterà agli aficionados bianconeri di vedere in trasferta e di rivedere durante la settimana, le sfide casalinghe della Juve. Ovviamente si parla dell’accordo televisivo che manderà via etere le gesta dei nuovi idoli casertani. Schiera di idoli alla quale ormai sicuramente prenderà parte Andrea Michelori. Dopo la lunga telenovelas legata alla sua permanenza o meno, il lungo milanese aveva chiuso definitivamente la questione e forse lo fa anche all’americana. Nessun tweet (il social network più amato ed utilizzato non solo da cestisti a stelle e strisce, ma in generale dal popolo d’oltreoceano ndr), ma un semplice post su quello che ormai è divenuto il principale mezzo di diffusione mediatica: facebook. Sul suo profilo la conferma che sarebbe stato ancora in bianconero. Conferma che dovrebbe valere per i prossimi due anni e per i quali si attende ormai solo ed esclusivamente il crisma dell’ufficialità da parte della società. Due anni ancora per un giocatore che a Caserta ha dato sempre il meglio si se stesso. Due anni ancora per un giocatore a cui Caserta ha sempre regalato soddisfazioni personali con numeri e stagioni da protagonista e che nel bene o nel male gli sono valsi l’interesse di altre formazioni che in passato, magari lo avevano snobbato. Questa volta però l’ex Milano ha deciso di restare, ha deciso di continuare ad essere un pilastro portante della Juve ed un pilastro portante di Caserta. Questa volta alla porta non c’era la Siena di turno pronta ad offre ire due anni a cifre altissime e la possibilità di vincere lo scudetto e di vivere l’emozione dell’Eurolega (tutto importante per la carriera di un giocatore, ma poi se hai l’animo del guerriero, stare a guardare o giocare scampoli di partita, logora e non fa altro che aumentare quella fiamma e desiderio di scendere in campo anche se altrove ndr). Alla porta c’era la Vanoli Cremona che nel ranking della prossima LegaA parte quanto meno allo stesso livello della Juve. A parità di condizioni, dunque, Michelori ha seguito le orme del grande amico Marco Mordente. Ha seguito le orme di colui che prenderà lo scettro dalle mani di Giuliano Maresca per esercitare a pino titolo il ruolo che lo scorso anno aveva da leader silenzioso nello spogliatoio bianconero. Con ogni probabilità quest’ultimo, sarà il ruolo proprio dell’altro senatore, Michelori, considerando la personalità di una persona che è più dedita a dare segnali e dimostrazioni con i fatti che con le parole. Due veterani, due senatori per il presidente Lello Iavazzi che continua a lavorare nell’ombra per ciò che riguarda il lato extracestistico legato alla Juve. Continua a lavorare, infatti, non solo per continuare a trovare il modo giusto per giungere alla prossima stagione con una società nettamente pulita, ma anche per trovare il modo giusto, insieme ai suoi nuovi collaboratori al riguardi guidati dal fedele Barbagallo, per allargare sempre di più l’appeal della compagni e di Pezza delle Noci nei confronti del mercato delle sponsorizzazioni e partner economici. Un lavoro indefesso, che dovrebbe portare, tra l’altro, a delle novità a stretto giro, in modo tale da presentarsi alla nuova stagione con un remake totale anche per quel che riguarda il lato economico. Un lato che, inoltre, che non perde mai di vista anche il general manager Atripaldi. Un lato con il quale un professionista come l’ex Biella tiene sempre a portata di mano per controllo, ma anche per avere sempre la situazione chiara e sotto controllo degli incastri di chi è già arrivato e di chi dovrà ancora arrivare. Incastri che nelle ultime settimane, stanno trovando modifiche su modifiche, grazie o per colpa di un mercato che continua a mutare faccia giorno dopo giorno. Quelli che avevano per un attimo portato al nome di Peyton Siva sono stati letteralmente cambiati nemmeno qualche giorno fa. Già perché se prima c’era la possibilità di avere la meglio su di un giocatore campione Ncaa, aspettando il momento giusto e la convinzione dello stesso di non poter mai mettere piede in campo nei professionisti a stelle e strisce, ora dopo la trade che a Detroit – titolare dei diritti della scelta al Draft proprio di Siva – ha portato la perdita di Knight, liberando, quindi un posto nel roster, ha portato via qualsiasi tipo di speranza come un castello di sabbia costruito su di un bagnasciuga. Ad avvalorare il tutto, anche il cambio di rotta di un’altra formazioni italiana che provava a compiere il colpo: l’Enel Brindisi. Dopo aver assaporato l’idea del metronomo ex Louisville, in Puglia ora si punta su Sundiata Gaines, ex Cantù e lo scorso anno in Cina dopo un’esperienza in Nba con gli Utah Jazz. Insomma tutto scorre, tutto passa, ma la Juve invece di restare nella scia americana, cambia rotta e passa al Vecchio continente. Si passa in Europa ed in Grecia provando ad ingolosire Nikos Liakopoulos sul quale però sono piombati nei giorni scorsi anche gli israeliani del Galil Gilnoa. Una concorrenza che non dovrebbe preoccupare più di tanto Caserta, considerando l’appeal che il campionato italiano può avere nei confronti di un giocatore classe 1983 alla sua prima chiamata nel BelPaese. Potrebbe essere la prima chiamata, di sicuro non l’ultima, anche quella che nei prossimi giorni potrebbe essere effettuata nei confronti di Hummel. La scelta di Leunen di restare ad ingaggio ridotto, ha liberato l’ex Purdue dalle grinfie di Cantù, che quindi lascia campo libero ai bianconeri pronti anche all’alternativa a sorpresa o quella già annunciata e legata al nome di Jumaine Jones.