Caserta gioca una partita ingloriosa in quel di Cremona e viene giustamente annientata dalla vanoli Braga, che rimane sorniona per i primi 25 minuti, lasciando sfogare la truppa di Sacripanti, prima di piazzare il break decisivo. Inizio di gara positivo, punto a punto, con Williams e Garri che lavorano bene in vernice, anche se alla prima sirena Milic, protagonista assoluto, e compagni sono avanti. La ripresa vede crescere i ragazzi casertani, seguiti da uno stuolo di “emigranti”, Bowers e Colussi si fanno vedere in uscita dai blocchi, qualche tiro pesante entra, e il gioco del punto a punto alla fine premia la Pepsi che al 20’ conduce 34-35. Il terzo periodo si apre con la bomba di Ere, quella di Bowers e il mastodontico lavoro di Williams, che valgono per due volte il +9 fino al 27’. Dalla bomba di D’ercole in poi è un monologo cremonese, con Milic, Sekulic e Perkovic che diventano i “big three” e fanno sfracelli, mentre inizia il solito tiro al piccione dei nostri. La nave affonda da ogni dove, Jones, malissimo, Ere impalpabile e che rifiuta i tiri da tre per sbagliare quelli da due, Bowers discontinuo, Di Bella catch shoot and miss, per dirla all’americana. Così è dura anche salvarsi, urge una svolta e non si può continuare a fingere come spesso fatto in conferenza stampa. Il finale di gara è 72-63, e siamo sempre più sul fondo della classifica. E mentre le squadre come Teramo, in crisi sì, ma che erano e sono sulla carta inferiori anche ai nastri di partenza si rinforzano, noi rimaniamo inerti, e l’unica cosa che è cambiata è il presidente. La scossa motivazionale è finita, martedì a Berlino potrebbe essere un punto di non ritorno per Sacripanti e il suo gruppo. Salviamo stasera solo Williams che si merita un bravo per quanto dato e per il suo sacrificio, lo aspetteremo ancora, sperando che possa migliorarsi da qui in avanti.