Nella suggestiva cornice del Grand Hotel Vanvitelli, ubicato a pochi passi dalla Reggia di Caserta, è avvenuto il passaggio di consegne tra Santolo Guadagno e Giovanni Beatrice per il ruolo di delegato provinciale della FIGC di Caserta. Ad ufficializzare la successione è stato il presidente del comitato regionale FIGC Campania Vincenzo Pastore, affiancato per l’occasione da tanti protagonisti del mondo calcistico regionale e locale. Hanno preso parte all’appuntamento, infatti, il segretario regionale Andrea Vecchione, i componenti del consiglio direttivo Claudio Molfino ed Elisabetta Guarriello, il responsabile del settore giovanile e scolastico Eduardo Seno, i responsabili dell’ufficio tesseramenti Antonio Capasso e Gerardo Gargiulo, il consulente commercialista Aversano, il segretario provinciale Luigi Gargiulo, il giudice sportivo provinciale Eugenio Russo e tutti i membri della delegazione provinciale FIGC. Davanti ad un folto numero di dirigenti ed addetti ai lavori di società della famosa Terra di Lavoro, il presidente Vincenzo Pastore ha esordito, presentando il nuovo delegato: “Nel segno del rinnovamento. Anche Caserta volta pagina con l’ingresso di un nuovo personaggio che siederà sulla poltrona più prestigiosa nell’ambito calcistico provinciale. Su cinque delegazioni, solo Napoli non ha rinnovato il proprio responsabile. Colui che subentra al colonello Guadagno avrà il compito di garantire quella continuità di risultati e gratificazioni che la provincia di Caserta si è assicurata in queste ultime annate”.
Da Santolo Guadagno a Giovanni Beatrice: le impressioni. Colme di commozione sono le parole del delegato uscente Santolo Guadagno: “Sembra passato un attimo da quando 16 anni fa chiesi di prendere parte alle riunioni della FIGC regionale, in qualità di commissario di campo. Spero di aver lasciato in dote alle persone, che mi hanno conosciuto nel mondo dello sport, quella disponibilità e lealtà che mi hanno sempre contraddistinto”. Il colonnello Guadagno lascia il posto a Giovanni Beatrice, appassionato di calcio, calciatore e fondatore della Juve Mondragone negli anni addietro. Ora in pensione, quest’ultimo è stato un illustre medico specialista in ginecologia presso l’ospedale “San Rocco” di Sessa Aurunca, lavoro a cui ha sempre affiancato la passione per il calcio e per la politica. Incaricato di tale ruolo, egli debutta con un discorso incisivo: “Mi auguro che possa essere all’altezza della situazione. Colgo l’occasione per rivolgere un primo invito ai presidenti ed ai dirigenti: dobbiamo lavorare in comune per migliorare ancor di più, poiché noto che gli altri sport oppongono una notevole concorrenza. Il calcio è un veicolo importante per far crescere e maturare i giovani, per cui” – come suggellato anche dall’intervento di Claudio Molfino – “per me che ho lavorato tanti anni nei reparti di medicina, spero che non venga scoperto mai alcun farmaco per debellarlo”.