L’ultimo passo verso l’ufficialità definitiva dell’insediamento del nuovo timoniere bianconero avverrà giovedì prossimo, quando il neo tecnico casertano verrà altrettanto ufficialmente presentato alla stampa ed i tifosi a cui tra l’altro il coach mestrino ha avuto modo di regalare il primo saluto attraverso le prime parole diramate dalla nota stampa della società di pezza delle Noci. Nonostante tutto, però, la prima parte della nuova era bianconera affidata a Lele Molin, ha preso il via nella giornata di venerdì quando dopo la firma e la decisione finale, l’ex braccio destro di Ettore Messina nelle sue avventure a Bologna, Treviso, Real Madrid e Cska Mosca, si è dovuto immediatamente mettere a lavoro in coppia con il general manager Atripaldi. L’oggetto del camminare a braccetto, al momento, non sono ancora i giocatori o la squadra – anche se di sicuro il nuovo allenatore avrà voluto avere tutte le indicazioni possibili ed immaginabili sulle varie situazioni contrattuali in essere con il club casertano per poi poter valutare in questo fine settimana il da farsi in vista del mercato che ormai rappresenta il futuro prossimo – ma il completamento dello staff tecnico, del proprio staff tecnico. Un cammino che a tratti, durante i giorni in cui il nome del mestrino era finito sul taccuino della Juve, sembrava portare verso la decisione interna, verso quel salto in avanti verso Sergio Luise che negli ultimi anni ha lavorato assiduamente e fianco a fianco con Pino Sacripanti e Max Oldoini. Il coach casertano fatto in casa, però, sembra aver perso qualche piccolo punto percentuale in questa particolare corsa alla poltrona alla destra di Molin nella prossima stagione, anche se la sua presenza a Pezza delle Noci anche nella prossima stagione non è in pericolo, ma immutata considerando che il ruolo dovrebbe restare lo stesso e quindi terzo componente di uno staff che passo dopo passo continua a prendere forma e per il quale sembrerebbe mancare, quindi, un solo pezzo: il vice allenatore, il nuovo Max Oldoini degli ultimi sei anni di Juvecaserta. All’ombra della Reggia, dunque, non si è ancora placato o chiuso il toto coach che continua a girare e far girare nomi all’interno del pallottoliere in attesa che esca quello giusto ed adatto non solo al progetto, ma anche alle esigenze dello stesso Molin.Due linee guide che non possono non essere prese in considerazione, specialmente la prima. La Juve in primo piano, la Juve come prima opzione e non come seconda scelta e la Juve come abbraccio incondizionato ad un progetto che guarda avanti e non solo al presente, devono essere sempre considerazioni da non dimenticare e che hanno tracciato la strada alle decisioni di Marco Atripaldi prima e di Lele Molin poi. Non può essere diversamente per il secondo in panchina ed allora nello stesso motore di ricerca, sono state inserite più o meno le stesse indicazioni per la ricerca del capo allenatore anche se all’interno del campo con scritto assistant coach. Ad onor del vero sono bastate solo poche indicazioni come esperienza (intesa sia dal punto di vista di anni trascorsi in panca, che dal punto di vista di coaching staff di categoria ndr) e conoscenza del gioco, ovviamente unite alle considerazioni della Juve precedentemente indicate. Giacomo Baioni. Questo il primo nome uscito dallo stesso motore di ricerca del basket mercato.
Un nome che assolutamente rispecchierebbe tutti i canoni indicati specialmente dal punto di vista delle qualità, considerando che la Juve come progetto principale e come unico interesse senza secondi fini, certamente verrà valutato in un secondo momento. Pesarese di nascita, ma è in toscana e a Siena che arricchisce il proprio bagaglio dal punto di vista tecnico. E’ parte integrante della Siena di Pianigiani e Banchi che ha vinto contro tutto e tutti, portandosi a casa trofei su trofei.
L’esperienza in panchina non è l’unica a Siena, dal momento che nella scorsa stagione quella dell’ennesimo scudetto senese, il suo nome figurava all’interno della sezione scout della Men Sana. Esperienza e conoscenza del gioco e dei giocatori che potrebbero essere fondamentali nella ricerca di coloro che dovranno difendere i colori bianconeri nella prossima stagione. Il nome dell’ex senese, che è uscito dal contratto con Siena proprio al termine dello scorso scudetto mensanino, no è certo l’unico sul taccuino del general manager Atripaldi, che potrebbe anche ricorrere alle stesse indicazioni da inserire, ma aggiungendo il nome della stessa città di Caserta per dare un ulteriore legame con la città cosi come lo stesso Atripaldi ebbe modo di accennare in conferenza stampa, anche se legato ai giocatori e al settore giovanile.
Il legame con Caserta, però, potrebbe essere una ulteriore strada da seguire con l’unico nome in grado di restare nei limiti della ricerca che risponderebbe a quello di Gennaro Di Carlo che a Caserta ritornerebbe dopo tanti anni. Ma per quanto riguarda l’ex head coach di Scafati e per tanti altri nomi nella lista bianconera, si tratta solo di ipotesi e di rumors il cui livello di decibel è molto basso e tale da non creare clamore tale da impensierire la pole position che quindi resta saldamente nelle mani di Giacomo Baioni.