Ventiquattro ore per provare a scatenare – al segnale di Lello Iavazzi – l’inferno del basket mercato con il primo tassello che potrebbe creare, tra l’altro, quell’effetto domino tanto atteso da tutti gli aficionados di Terra di Lavoro. Dopo gli ultimi accadimenti, infatti, la calma che si respira a Pezza delle Noci ha tutta l’aria della classica aria di quiete prima della tempesta. Una tempesta quasi preannunciata sul fronte del general manager, un po’ meno per quanto riguarda la questione dell’allenatore. La scelta e la presentazione in questo fine settima di Pino Sacripanti a Cantù, ha lasciato senza ombra di dubbio un vuoto non indifferente all’interno dei piani bianconeri ed in particolar modo del patron casertano. Un vuoto che al momento resterà tale, stando soprattutto alle parole spese su queste stesse pagine dal presidente Iavazzi.«Il coach in questo momento non è una nostra priorità, il primo passo a cui ora vogliamo pensare è quello del giemme, poi insieme penseremo al da farsi». Questo uno stralcio di quanto l’imprenditore casertano ha voluto sottolineare nei giorni scorsi dando cosi anche una linea guida precisa a chi all’esterno della porta principale della stanza dei bottoni di Pezza delle Noci, aspetta con impazienza che vengano ufficializzati i primi protagonisti della nuova stagione. Ed allora in queste ventiquattro ore il duo Iavazzi-Barbagallo sarà totalmente concentrato su quanto affermato in precedenza (anche se un occhio ai movimenti alle liste degli allenatori disponibili sul mercato lo daranno con certezza assoluta per non farsi scappare op passare sotto il naso nulla ndr): il General manager. Un fascicolo che dopo tanto parlare e dopo i tanti nomi ed incontri con Crovetti di qualche settimana fa conclusosi con un nulla di fatto, è passato attraverso tante teorie e facce nuove, fino ad arrivare ad un viso, nome e cognome che risponde a quello di Marco Atripaldi. Una scelta che ha riportato Caserta sulla linea dell’esperienza e sul professionismo della categoria, considerando il curriculum personale di colui che è e resterà fino alla giornata di domani, l’osservato speciale numero uno. Ventiquattro ore ancora sull’ultimatum fissato di comune accordo per provare a dare una risposta definitiva alla proposta presentata da Lello Iavazzi. Una risposta che allo stato attuale tende a pendere ovviamente verso il lato della bilancia contrassegnato con la risposta ‘Si’ anche se da risolvere all’interno della questione Atripaldi, ci sono ancora alcuni punti di grande importanza.
A dire il vero le questioni sono tutte personali per il giemme dell’Angelico, che più volte ha dichiarato ai quotidiani ed i media casertani di apprezzare e sentirsi onorato della scelta di Caserta di puntare su di lui, ma essendo anche amministratore delegato della stessa società piemontese, non può tirarsi fuori definitivamente senza avere delle risposte precise su alcune situazioni del club piemontese, che al momento avrebbero la priorità assoluta su tutto. Il rovescio della medaglia, però, è legato alle voci ed ai rumors di basket mercato considerando che in questo fine settimana lo stesso Atripaldi parrebbe essere stato contattato anche da Barcellona Pozzo di Gotto nel tentativo di affiancare a Perdichizzi un general manager di categoria superiore e provare a fare quell’ultimo passo in avanti per il salto di categoria. Il tutto si sarebbe svolto in quel di Bolgona, approfittando anche della vicinanza della città felsinea ad Imola dove nei giorni scorsi è andata in scena la classica Summer League. Insomma a weekend concluso, tutto sarà posto sulla bilancia del dirigente biellese che avrà avuto modo di valutare e pesare le offerte dando così una risposta definitiva alla Juve. Non potrebbe essere altrimenti considerando che in casa Caserta si freme anche per la scelta del successore di Pino Sacripanti ormai presentato ufficialmente a Cantù. Nonostante le parole precedente riportate del presidente Iavazzi, il toto coach continua ad impazzare, specialmente stando anche a quanto accade lontano dai confini bianconeri. Pancotto, infatti, sembra ormai verso l’uscita da Avellino dove avrebbero scelto di offrire un contratto a lunga scadenza a Vitucci e quindi convincere Lakovic a restare. Il nome del livornese casertano Dell’Agnello è sempre più vicino a Pesaro dove Costa lo vorrebbe al suo fianco cosi come a Forlì, mentre quelli di Gentile, Esposito, Capobianco, Caja o Ramagli sono tutti sullo stesso piano, dove si trova anche l’ipotesi che in un certo senso darebbe quel segno di continuità con il passato nonostante l’addio di Sacripanti. Ovviamente si parla della possibilità di confermare lo stesso in toto lo staff tecnico della passata stagione cosi come era stato pensato di fare, ma alle spalle di Sacripanti. La scelta, ovviamente, cadrebbe sul nome di Max Oldoini che da anni è fido scudiero del timoniere canturino e che quindi potrebbe anche esserne la migliore continuazione sia in termini di idee che di conoscenza della piazza e della società. Il tutto però al momento è più che una sorta di cantiere aperto, un pieno work in progress dove nulla è escluso e dove le serrature delle porte sono tutte aperte.