Il Gladiator ha interrotto il rapporto che lo legava a Lazzaro Luce. Il verbale riportante le dimissioni del vecchio nucleo societario, facente capo al manager arienzano, è stato inviato nella giornata di lunedì ai vertici della Lega Nazionale Dilettanti presso gli uffici di Piazzale Flaminio a Roma. Insieme all’ex presidente nerazzurro Orlando Santaniello, hanno deciso di abbandonare la società il vicepresidente e cassiere Gianluca Marciano e l’intero numero di consiglieri che componevano il sodalizio della città del Foro (oltre 15 soci tra cui familiari di Lazzaro Luce). Nel pomeriggio di ieri, la Lega ha contattato il segretario Amedeo Liccardo per ufficializzare l’avvenuta successione del club sammaritano dall’avvocato nolano Santaniello ad Alfonso Salzillo che riprende il timone, dopo averlo lasciato nelle mani di Luce per due anni nei quali ha rivestito il ruolo di responsabile del settore giovanile. Ancora una volta, semmai ce ne fosse stato bisogno, Salzillo ha dimostrato di essere un appassionato tifoso del Gladiator e non ha abbandonato la creatura calcistica sammaritana, in un momento in cui la situazione non è per nulla semplice. Sono passati parecchi anni da quando il politico sammaritano ha legato a doppio filo la propria sorte a quello dello storico marchio sportivo di Terra di Lavoro, accompagnandolo in diverse avventure che hanno vissuto il proprio apice con le esperienze di Mario Natale dieci anni fa e Lazzaro Luce in questo ultimo biennio. Come già avvenuto nella sua presidenza, egli è alla ricerca di personaggi che possano collaborare con lui, con l’obiettivo di rilanciare il futuro del Gladiator e concedere nuova serenità ad una delle piazze più blasonate della provincia casertana.
Rimane aperta la pista Mai. In città si susseguono voci riguardanti la trattativa con l’ingegnere Alberto Mai, patron del Mari FC. Fino a qualche giorno fa, uno degli ostacoli principali al buon esito della contrattazione era dato dal fatto che quest’ultimo aveva già preso accordi con l’amministrazione comunale e la città di Ottaviano per trasferire il Mari FC da Cercola al vicino paese situato sempre sulle pendici del Vesuvio. Il venir meno di alcuni presupposti che avevano animato il trasferimento ad Ottaviano hanno fatto cambiare idea all’ingegnere napoletano che ora sta valutando seriamente la proposta di altre piazze. Ciò apre un significativo spiraglio non solo per Santa Maria Capua Vetere ma anche per altre località della regione campana che hanno necessità di garantirsi un futuro nel mondo calcistico: vedi Pozzuoli, Afragola e Casalnuovo. In questi giorni, sapremo se ci sia la volontà di Mai di investire presso la piazza sammaritana ed intrecciare la sua voglia di calcio con quella di Alfonso Salzillo che, intanto, non si scompone e continua a cercare nuovi possibili collaboratori che possano fare il proprio ingresso nella storia del Gladiator.