Juve, Crovetti: “Se Iavazzi mi chiamasse ne sarei onorato”



Sandro Crovetti
Sandro Crovetti

Due gironi o poco più dalla conferenza stampa della nuova Juve targata – nella quasi totalità – Raffaele Iavazzi e le frequenze di radiomercato a Pezza delle Noci sono tornate ad essere prive di interferenze e con un livello di decibel abbastanza alto da essere udito da parte di tutti gli addetti ai lavori. Al momento di scrivere il livello del voci di corridoio che si rincorrono non riguardano nessun giocatore o allenatore, ma quello che è il pensiero fisso del nuovo patron bianconero: il general manager. E’ questa la figura ritenuta fondamentale dal numero uno di Terra di Lavoro per iniziare a porre le basi per una nuova Caserta, per una nuova versione della Caserta cestistica. La stessa comunicazione in conferenza stampa di questa idea da parte di Iavazzi, aveva fatto ben intendere che il primo tassello della nuova Juvecaserta sarebbe stato quello che all’interno degli equilibri di un team professionistico è l’elemento di raccordo tra la società e la squadra intesa come giocatori e staff tecnico. Ed allora il toto-gm ha intensificato il proprio turbinio dopo qualche giorno di lavori sotto traccia per poi uscire allo scoperto dal momento in cui nella mente dello stesso Iavazzi il disegno e l’idea di essere l’unico a far respirare aria di basket nella città della Reggia, ha preso piede ed è divenuta realtà. Una scelta – quella di partire dal general manager – che non prescinde assolutamente da quelle che sono state le dichiarazioni dello stesso Iavazzi che lasciano ancora, forse, un pizzico di incertezza e legate alla forza economica a disposizione per poter affrontare un campionato di LegaA e quindi in caso contrario di pensare anche di scendere per una attimo dal gradino più alto del podio dei campionati tricolori e provare a mettere assieme una base più solida per poi tornare in alto. Un’idea remota, considerando lo sforzo affrontato con il 90% delle quote da parte del presidente juventino (il massimo sarebbe riuscire a mettere nelle mani di altri imprenditori od operatori economici il 39% ndr) per evitare che il basket di altissimo livello non finisse dopo una stagione esaltante come quella che si è appena conclusa, ma negli ultimi due anni lo stesso Iavazzi non ha mai parlato o dichiarato qualcosa senza averlo pensato o messo almeno in conto almeno una volta. Tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare, dice un vecchio proverbio e per il momento il mare l’imprenditore casertano l’ha attraversato da solo e con il solo aiuto nella navigazione da parte di Barbagallo e la Co.Fi.Ba. che rappresenta l’altra parte della nuova versione bianconera. Cosi come da solo il presidente Iavazzi sta percorrendo il cammino del periodo del basket mercato. Tante i nomi segnati sull’agenda per un ruolo a cui a sua volta verranno delegati tanti nomi da contattare per allenatori e giocatori. Tanti nomi ed idee tra cui si era prospettata anche quella romantica di far sedere sul trono del general manager una leggenda del basket casertano ed ovvero Nando Gentile. Alla fine, però, tra le tante idee alla posizione numero uno della lista c’è finito un professionista della materia: Sandro Crovetti. Una vita nel basket, una vita da dirigente ed attualmente senza un ruolo fisso da ricoprire. «Allo stato attuale non ho nessun impegno in corso e quindi sono libero di poter accettare qualsiasi tipo di offerta mi possa arrivare».

Negli ultimi due giorni a Caserta il suo nome si è fatto molto spazio all’interno di quelli che potremmo definire i rumors della lista dei desideri del presidente Iavazzi in riferimento al ruolo di giemme…



«Conosco molto bene la storia di Caserta, conosco molto bene la situazione, il posto, la tifoseria ed ho anche molti amici, quindi se il presidente Iavazzi mi chiamerà per un colloquio per il ruolo di general manager ne sarei onorato».

Esclude che ci sia stato già un qualsiasi tipo di contatto?

«Dico solo che se il tutto diventasse realtà sarei davvero onorato e contento di essere a colloquio con il presidente, poi se son rose fioriranno».

Oltre a Caserta, però, il suo nome è stato accostato anche alla nuova versione del basket a Napoli…

«Di sicuro con la dirigenza, proprietà o altro che faccia riferimento a Napoli non ho avuto nessun tipo di contatto. In Campania ed in quelle zone vengo spesso per questioni personali e per i luoghi fantastici, ma non ho avuto contatti con il basket».

Insomma equilibrato e senza esporsi troppo come ovviamente compete a chi in questo periodo si trova a dover fare i conti con il mercato ed i tanti capovolgimenti di fronte che possono avvenire. Fatto sta che la non smentita categorica cosi come lo stesso Crovetti ha avuto modo di sottolineare per quanto riguarda le voci che lo volevano sulla stessa poltrona a Napoli, lasciano fortemente pensare che il primo dado è stato tratto e che se al momento di fermarsi la faccia visibile sarà quella del ‘sei’ all’ex general manager di Ferrara toccherà iniziare a sfogliare la margherita per i prossimi capitoli: allenatori e giocatori. Due pedine legate a doppio filo tra di loro. Anche qui il sogno che dal cassetto di Iavazzi finirebbe in quello della scrivania di Crovetti o di chi per lui, resta Pino Sacripanti. Il coach pronto per una nuova avventura con la selezione azzurra Under 20 ai prossimi campionati Europei di categoria in Estonia, nella sua ultima conferenza stampa aveva indicato la prima settimana di giugno come deadline per una decisione definitiva al riguardo e quindi di tempo nella clessidra con su scritto il suo nome ce ne è poco. Molto di più all’interno di quelle che portano il nome di Dell’Agnello o addirittura Nando Gentile che passerebbe quindi dalla scrivania al campo in un amen. Molto più aleatorio ed ipotetico il discorso giocatori nonostante gli anni di contratto o le opzioni che alcuni bianconeri della scorsa stagione avevano a propria disposizione per il campionato che il 22 giugno prossimo avrà il suo ultimo termine per il completamento della procedura di iscrizione.


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