Addio e rimpianti, mister Diana saluta l’Albanova



Salvatore Diana allenatore dell'Albanova
Salvatore Diana allenatore dell’Albanova

Ultima di campionato domani in Prima Categoria. Ultimo giorno di scuola e giochi praticamente fatti. Boys Fontanelle in Promozione mentre Chiaja Roboris e Albanova retrocesse in Seconda. Resta da assegnare l’ultimo posto con l’Ettore Fieramosca quasi condannata se non vince a Casapesenna e il Parete non perde a Marcianise con il Ponticelli. Proprio i caleni faranno visita alla compagine di Casal di Principe in una partita importante solo per gli ospiti. Sarà l’epilogo di una stagione nera per l’Albanova. Una stagione dove tutto era andato storto anche se i propositi di inizio anno era completamente diversi. Domani sarà l’ultima in panchina per Salvatore Diana che ha deciso di salutare il club  attraverso la nostra testata. “La decisione era presa già da qualche settimana – esordisce il tecnico – e sabato la comunicherò ufficialmente ai ragazzi. Quando si sbaglia non ci si deve vergognare e perciò dico che ho fallito. Non sono riuscito a raggiungere la salvezza ed è giusto lasciare. Purtroppo abbiamo dovuto lottare contro mille problemi. Prima falcidiati dalle assenze, poi arbitraggi inadeguati, squalifiche e infortuni a catena. Non sono mai riuscito a schierare la stessa formazione nè contare su più di sedici-diciotto giocatori a partita. Lavorare in queste condizioni è impresa proibitiva. E’ andato tutto storto, discpiace perchè avevamo altri piani. Si impara dalle sconfitte e ci si deve rialzare immediatamente. Sono sicuro che la dirigenza, a cui è doveroso il mio grazie per l’occasione datami, lo saprà fare. Con il cuore in mano ringrazio l’intera squadra e tutto lo staff tecnico. Faccio i complimenti alle altre squadre che sono riuscite a centrare i rispettivi traguardi e in bocca al lupo a chi non ce l’ha fatta. Rimpianti ce ne sono perchè con la rosa al completo, con tutti i calciatori disponibili sono straconvinto che le cose sarebbero andate in maniera diversa. Chiedo scusa agli avversari e agli arbitri se qualche volta ho alzato i toni. Chi però è in questo ambiente sa bene che si tratta esclusivamente di momenti e al triplice fischio amici come prima. Futuro? Per ora mi riposerò, ho bisogno di ricaricare le batterie dedicandomi al lavoro di agente sportivo. Ne riparleremo in estate, magari tornerò in panchina o avrò altre cariche. Farò tesoro di questa annata maledetta cercando di fare sempre meglio”.




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