E’ avvenuto presso un noto ristorante di San Vitaliano il consueto “rompete le righe”, definizione che sta ad indicare l’ordine con il quale il presidente Orlando Santaniello libera dall’impegno sportivo lo staff tecnico e la rosa nerazzurra, a pochi giorni dalla delusione per la sconfitta nel primo turno dei play-off del Girone H di Serie D per mano del Foggia. Da martedì pomeriggio, il pianeta Gladiator è andato ufficialmente in vacanza e riprenderà il proprio lavoro a metà luglio, periodo in cui verranno mossi i primi passi della stagione 2013-2014. Questo discorso non riguarda la dirigenza che, come affermato dai vertici societari, non avrà il tempo di fermarsi, poiché c’è da programmare la prossima stagione nella migliore maniera possibile.
Completato il puzzle tecnico. In effetti, il club della città del Foro ha già messo le mani avanti, avendo riempito quelle caselle che erano rimaste vacanti dopo l’avanzamento di grado, da direttore generale a presidente, diOrlando Santaniello e le dimissioni dell’allenatore Luigi Squillante, nonché del benservito dato al preparatore atletico Vittorio D’Amore. Alle qualificate personalità rimaste in società, il direttore sportivo Antonio Governucci, il collaboratore Domenico D’Antò ed il preparatore dei portieri Roberto Ammendola, sono stati affiancati il dg Antonio Simonetti e lo staff tecnico al seguito di Vincenzo Feola, composto dal vice Pasquale Suppa e dal preparatore atletico Vincenzo Ascione. Eccetto sorprese del periodo estivo, questo sarà l’organigramma tecnico che guiderà il Gladiator nella prossima stagione agonistica, quella che senza peli sulla lingua dovrà essere l’annata dello sbarco in Lega Pro. Partire in netto anticipo rispetto alle tabelle di qualsiasi altro sodalizio del mondo interregionale coincide con il carattere ambizioso del patron Lazzaro Luce e dei suoi stretti collaboratori, vogliosi di assaporare il mondo professionistico dopo diversi trascorsi nel dilettantismo.
Tentazioni griffate Torre Annunziata.
L’esposizione della suddetta strategia nega in maniera evidente ogni possibilità che il manager arienzano possa lasciare Santa Maria Capua Vetere, ma va detto che questa tesi non deve essere data per scontata. Lazzaro Luce continua ad essere bombardato dai messaggi subliminali dei tifosi e degli addetti ai lavori del Savoia che farebbero carte false per vederlo come futura guida del club oplontino. Soprattutto nei giorni seguenti le dimissioni dalla carica di presidente, egli ha ricevuto le avances di più piazze ma al momento non ha ceduto a nessuna tentazione. D’accordo, anche se in maniera involontaria, con i tifosi sammaritani è il patron savoiardo Sergio Contino che, punzecchiato sulla trattativa di vendita del club, ha affermato di essere disposto a cedere il glorioso Savoia solo a personalità native di Torre Annunziata (Luce è di Arienzo, quindi non si corre questo problema). Ma si sa nel calcio che le parole cambiano ad ogni batter di ciglio, quindi bisogna sempre tenere alta la guardia. Ovviamente, un appello è d’obbligo per l’amministrazione comunale presieduta da Biagio Maria Di Muro che, ora, non ha più scuse nel posticipare la ristrutturazione del “Mario Piccirillo”. L’annoso problema che alimenta la voglia di fuggir del manager arienzano e che non trova alcuna via di soluzione. Ancora.