Juve, inizia il primo conto alla rovescia



Il presidente Iavazzi
Il presidente Iavazzi

Silenzio assordante; cosi è stato definito il post fine campionato della Juve da parte del Presidente bianconero Raffaele Iavazzi. Silenzio assordante, ovviamente riferito alla questione economica, alla questione aiuti o comunque interventi da parte di partner economici non solo in termini di sponsor, ma anche di società. Certo con la stagione finita quasi da una settimana non ci si poteva aspettare certo un assegno o un bonifico per quella nuova, ma di sicuro una bussata alla porta del numero uno casertano, se l’aspettavano tutti patron compreso. Ed invece ad arrivare è stato solo il caloroso applauso del Palamaggiò al termine della stagione agonistica e d il sostegno e l’apprezzamento per quanto fatto in questo periodo e negli ultimi due anni dal nuovo uomo di spicco del basket casertano, da parte degli addetti ai lavori. Gli sforzi profusi da Iavazzi in questo periodo non sono stati certo passati in secondo piano, cosi come non sono passati in secondo piano quelli che lo stesso presidente casertano sta effettuando per provare a regolarizzare tutte le situazioni sospese, cosi come ha avuto modo di dire ai microfoni di Goldwebtv: «Voi mi conoscete dobbiamo onorare tutti gli impegni quindi stiamo pagando i giocatori. Nel frattempo ci stiamo guardando intorno e lavoriamo sodo». Un working in progress continuo, dunque, quello che si sta effettuando nei piani alti di Pezza delle Noci per provare a chiudere definitivamente con la stagione esaltante che purtroppo – dal punto di vista dei risultati – si è chiusa con la sconfitta contro Reggio Emilia, ma come al solito con una squadra che ha venduto cara la pelle. Un working in progress nel quale non sono mancate delle stoccate da parte di Iavazzi in riferimento al silenzio di cui si parlava precedentemente: «Fino ad ora riscontro un silenzio assordante. Non ho ricevuto chiamate da nessuno disposto ad investire nel progetto. A dire la verità questo mi ha un po’ demotivato». Parole che hanno un frastuono molto simile a quello di una mina innescata nel silenzio assoluto di un deserto. Un frastuono che di sicuro è arrivato alle orecchie del primo cittadino di Caserta, Pio Del Gaudio. A dire il vero per il sindaco della città della Reggia Vanvitelliana, quella che si prospetta sarà un’estate molto lunga e delicata dal punto di vista dello sport di Terra di Lavoro. Già perché insieme a quello bianconero, alla casa comunale di Caserta è giunto anche il frastuono di un’altra mina innescata in un deserto: quella rossoblù e quindi legato al calcio e alla Casertana. Un doppio fronte che non sta certo vivendo un buon momento dal punto di vista degli aiuti economici e delle sponsorizzazioni e che durante l’anno più volte hanno fatto appello alle Istituzioni locali per una mano nel coinvolgere imprenditori ed affini in quelli che sono i due simboli cardine, dal punto di vista sportivo, della città di Caserta. Due eccellenze che sono sempre in primo piano su tutto il territorio e non da meno sulla scrivania del primo cittadino Del Gaudio, che tramite nota stampa e la propria pagina facebook ha reso noto del doppio incontro che l’amministrazione comunale terrà in una sorta di tavola rotonda alla quale siederanno sia i rappresentanti della Casertana che quelli della Juvecaserta (Il sindaco di Caserta Pio Del Gaudio, tramite un comunicato stampa, informa di aver convocato 2 riunioni diverse nella giornata del 17 maggio, ha invitato i vertici di Casertana Calcio e Juvecaserta e delle imprese che avrebbero manifestato più volte la disponibilità a sponsorizzare le 2 squadre. Ecco la nota del primo cittadino: «Ribadiamo il nostro impegno e la partecipazione della Città di Caserta ad un progetto complessivo finalizzato a valorizzare tutte le iniziative e attività sportive» la nota stampa diramata nei giorni scorsi). Una tavola rotonda che però arriverà due giorni dopo quella che è la prima deadline dalla fine del campionato: il 15 maggio. Una deadline in cui si dovrebbero iniziare a versare i primi pagamenti per il nuovo campionato. Una deadline alla quale lo stesso Iavazzi – che in questi giorni è stato il bersaglio principale dei media casertani e non – vorrebbe arrivare con le idee chiare e con in mano almeno uno straccio di elemento reale e non semplici promesse all’aria, in termini di aiuti per il prossimo campionato. Le sue parole ai giornali locali di questi giorni di cui riportiamo uno stralcio fondamentale, ne sono la nitida dimostrazione: «Ho tenuto fede alla mia promessa di arrivare e di essere il punto di riferimento fino a fine stagione. Ora però ci sono delle incombenze per la prossima stagione a cui far fronte. Non ci siamo certo ridotti a dover fare dei passi in fretta alla fine del campionato e qualcuno allora l’abbiamo fatto per tempo, ma ora aspettiamo. Aspettiamo risposte da privati oltre che dalle Istituzioni in termini di condizioni ideali per favorire lo sport a Caserta». Insomma il tutto torna al punto di partenza senza passare dal ‘Via’ e quindi ritirare i ’20 euro’ che nel caso di specie sono rappresentati da aiuti consistenti dal punto di vista economico per la prossima stagione. Un cane che si morde la coda, in attesa che tutto finisca ed anche in fretta e che al fianco di Iavazzi ci siano una schiera di persone in grado di sostenerlo in un sogno e progetto che rappresenta una città intera. Non serve un magnate o presunto tale come nel caso di Galimberti, ma tanti piccoli Raffaele Iavazzi, che nutrano lo stesso sentimento che il numero uno di Pezza delle Noci, ha dimostrato di avere in questi due anni nei confronti della palla a spicchi, ma soprattutto nei confronti di una simbiosi tra città e basket di cui egli stesso fa parte.




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