Al Palailario di San Nicola La Strada si sono affrontate per la gara 2 della semifinale di Coppa di Lega, gli Elephants,targati Pasticceria Pieretti, Salumeria “La Dispensa” e Pizzeria Ee Sole, e i Caserta Supersonics. Gli ospiti si presentavano con il match ball nelle proprie mani per staccare il biglietto per la finalissima, forti della vittoria in gara1 in casa loro, mentre i padroni di casa erano consapevoli che, per provare a portare la serie a gara 3, dovevano mettere tutto ciò che avevano sulle lastre del parquet di casa. Alla fine proprio il cuore, unito ad una discreta tecnica, sono stati i fattori che hanno permesso proprio agli Elephants di vincere e di andarsi a giocare il tutto per tutto la prossima settimana al Pala Lourdes.
LA CRONACA. Gli Elephants schierano un quintetto atipico, molto alto, con Ferrucci, Mainolfi, Boffa, Paragliola e con Palomba a portare palla. Dall’altro lato nei Sonics si registra l’assenza nello starting five del temibilissimo Gianluca Mondini a causa di un infortunio ad una mano. La scelta di coach Canzano è premiata in quanto i quattro lunghi in attacco riescono ad attaccare bene l’area ed a trovare appoggi da sotto, mentre l’unico “piccolo”, grazie a penetrazioni fulminee e ad un paio di bombe, non da punti di riferimento alla difesa avversaria. Dall’altro lato i Sonics attaccano la zona 3/2 degli avversari con blocchi in favore del play D’Orta e tagli dei lunghi Padula ed Aita, senza però riuscire ad ottenere molto, vista l’intensità difensiva degli Elephants. Il primo quarto è sugellato da due bombe di Capone e termina 18-6.
Si continua sulla falsa riga del primo periodo. Gli Elephants sono in completo controllo della partita, in attacco Martini è in versione direttore d’orchestra, dirige i suoi compagni in modo eccellente, mentre in difesa la forza di Boffa, Paragliola, Ferrucci e del commovente capitano Armando Canzano si fa sentire. I Sonics sembrano non riuscire a trovare soluzioni per contrastare i padroni di casa e, dopo un paio di bombe di mainolfi e Capone sprofondano fino a -20 (42-22).
Terzo quarto: i Sonics piazzano una pressione a tutto campo cercando di recuperare quanti più palloni possibili ed in attacco si affidano ai fratelli Mondini, sopratutto Gianluca che con la sua velocità ed agilità prova ad incunearsi nelle maglie difensive degli Elephants. Un paio di palle recuperate ed un paio di bombe di Mario Mondini fanno si che i ragazzi del presidente Fulco inizino a mangiare qualche punto agli avversari che comunque alla fine del penultimo quarto conservano un vantaggio di 14 punti.
Ultimo quarto: si continua con la pressione a tutto campo dei Sonics e di contro con la gestione del cronometro degli Elephants che però, proprio a causa dell’enorme sforzo messo in campo per riuscire a contrastare la passione degli avversari, arrivano poco lucidi in attacco e pur giocando con il tempo, non riescono più a trovare con facilità il canestro.
Sembra il film delle ultime sfide tra Elephants e Sonics. I primi che arrivano in vantaggio anche in doppia cifra all’ultimo giro di boa, i secondi che recuperano lo svantaggio e portano a casa la partita. Il coach Canzano chiama time out per spezzare il ritmo ai Sonics. All’uscita dalla sospensione gli Elephants buttano in campo le ultime gocce di sudore che hanno. Emblematica è l’azione in cui per uscire dalla pressione a tutto campo, Ferrucci che era ormai prossimo al 37esimo minuto in campo, non trovando liberi Martini o Palomba, decide di partire in palleggio: è un coast to coast implacabile che termina con un astutissimo passaggio sotto canestro a Mainolfi che intelligentemente lo aveva seguito nell’azione. L’ultimo minuto è caratterizzato da una sfilza di tiri liberi da entrambe le parti. La partita termina 55-47 per gli Elephants che, come già detto, giovedì le proveranno tutte per acciuffare la finale,traguardo impensabile, per alcuni, poco tempo fa.