Guardare avanti con fiducia. Mentre tutto va storto, mentre le gare in casa sono perse, mentre manca sempre quell’ultimo passo verso l’arrivo, mentre la crisi sembra senza fine, arriva la trasferta di Siena. Ecco tutti a dire che sarà 0-4, Siena è una squadra marziana, allenata da Pianigiani con grande tecnica e personalità, che si destreggia alla grande sia in campionato che in Europa. Perché pensiamo positivo? Perché si va in Toscana senza pressione, con la consapevolezza che il risultato che ne conseguirà sarà superfluo se dovesse arrivare l’ennesima sconfitta. Si gioco quindi con la consapevolezza che ci vuole un miracolo per fare l’impresa, ma il resto sarà solo storia. Ci sarà il ritorno dell’ex Michelori, passato da stella della Pepsi alla panchina alla Mensana. Sarà il confronto contro la squadra che l’anno scorso ha umiliato due volte la seconda in classifica con due punteggi sempre vicini al quarantello, in casa e in trasferta. Le voci dallo spogliatoio sono quello di un gruppo compatto, che vuole svegliarsi dal torpore e far vedere che la scorsa stagione non è stata un bluff. Ci saranno molti match up importanti: il confronto Jones-Stonerook, ovvero la classe e l’eleganza contro la grande sostanza e il lavoro oscuro. Da brividi il duello tra Williams e Pekovic e tra Garri e Ress, con questi ultimi che sono abilissimi nel colpire dall’arco nonostante siano dei pivot. In cabina di regia Di Bella se la vedrà con McCaleb, mentre a Bowers ed Ere saranno affidate le chiavi della difesa sui cecchini Moss, Aradori e soprattutto kaukenas e Carraretto. Pianigiani dal ritiro senese teme questa Juve ferita e che vuole provare a graffiare l’irraggiungibile pentacampione d’Italia. Probabilmente siamo in accordo con l’allenatore senese, perché in un campionato dove gira tutto storto, dove sembriamo davvero i fratelli “scarsi” della scorsa stagione, il colpaccio può essere possibile.