«Condizioni direi tutto sommato normali, abbiamo svolto un lavoro molto profondo cercando di testare diverse soluzioni anche con Gordon schierato da numero 4, nel tentativo di variare e modificare le nostre carte in tavole per la prossima partita. Procede in maniera veloce e nel verso giusto anche l’inserimento di Becirovic che giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, deve trovare quella sua vecchia brillantezza in termini di condizione fisica». Di sicuro di gran lunga migliore la situazione fisica della Dinamo Sassari e quindi quella che si ritrova a commentare lo stesso coach Meo Sacchetti nella classica conferenza stampa di presentazione alla sfida della domenica. Sfida serale la prossima contro la Juve, infatti, nella quale il coach sardo potrà di sicuro provare schieramenti e quintetti diversi testando prima d tutto quelle che sono le ipotesi di quintetti piccoli od ultra piccoli contro squadre che possono permettersi la possibilità di rispondere a tono. Non a caso la Juve è stata una delle poche squadre che nel girone di andata è riuscita con la stessa arma dio Sassari, la velocità e ritmi alti, a battere la formazione isolana anche se con un Akindele in più. Ma oltre ai ritmi alti ed al numero elevato di possessi, la difesa è l’elemento che ha fatto la differenza. Difesa disperata e dannata su ogni singolo possesso biancoblù. Una mastino alle costole degli avversari, un mastino affamato e che sente l’odore della carne fresca per quaranta minuti. Sempre un uomo su ogni corsia di passaggio, sempre una mano per evitare che i palloni che generalmente finiscono nelle mani dei cecchini Thorton e Drake Diener, facessero ed avessero un corso cosi facile come spesso capita ai sardi. Una scelta che ha portato l’altro Diener, Travis, a prendersi più responsabilità. Non che l’ex Indiana non lo faccia normalmente, ma quelle prese a Caserta rientrano all’interno di quel novero di responsabilità che sanno anche di forzatura, di tiri presi al di fuori degli schemi sia per le percentuali non altissime degli altri in campo, ma anche per quella capacità precedentemente indicata da parte dei bianconeri di sporcare ed anticipare qualsiasi idea di passaggio verso gli esterni. Poi l’estro ed il talento in 1vs1 di Travis Diener ed i tiri ‘ignoranti’ del cugino Drake, sono un qualcosa che non sempre si può limitare con una buona od ottima difesa ed allora devi anche sperare che la Dea Bendata ti dia una mano. La stessa che fino a questo momento non è certamente stata tesa nei confronti della formazione di Pezza delle Noci che vede la sua lista infortunati allungarsi con il nome di Mavraides. Il greco a stelle e strisce, infatti, non si è allenato per tutta la settimana e si va ad aggiungere al lituano Jonusas che per i problemi ad una caviglia in quella lista c’è ormai da un bel po’ di tempo. La presenza di quest’ultimo non dovrebbe nemmeno essere messa in discussione come accaduto in questo ultimo scorcio di campionato, quella dell’ex Avellino verrà valutata in terra sarda anche se lo stesso giocatore partirà con la squadra cosi come accadde nella trasferta di Ancona contro la Sutor Montegranaro dove guardò tutti dal retro della panchina ed in borghese.
Dopo la vittoria di Bologna ed un attacco che funziona alla grande, la mossa successiva è innalzare il livello della difesa…
«Ogni tanto abbiamo degli sprazzi importanti di difesa, la cosa che mi fa paura è la discontinuità sotto questo aspetto. A Bologna s’è vista brutta espressione in tale senso del nostro atteggiamento. Canestri facili da sotto, cattive letture sul pick n’ roll. Non basta semplicemente girare un interruttore per cambiare le cose sotto questo aspetto ma abbiamo ancora due partite per cercare di mettere un po’ di rabbia nel nostro agire».
Cosa si aspetta dalla sfida con la Juvecaserta?
«La Juve ci ha già creato dei problemi, ci hanno battuto in casa loro all’andata, nelle ultime due trasferte hanno vinto a Cantù e Venezia. Sono molto uniti come insieme e sono stati capaci di andare oltre a problemi che hanno avuto. Complimenti a loro, ma noi ci teniamo a vincere in casa ed a fare uno step in più rispetto all’anno scorso».