L’ultima maledizione da sfatare



Maresca in azione nel match d'andata (Foto Giuseppe Melone)
Maresca in azione nel match d’andata (Foto Giuseppe Melone)

E’ l’ultima maledizione esterna da sfatare; è l’ultimo campo da violare per chiudere un ciclo iniziato da quando ha messo piede a Caserta: coach Sacripanti ha vinto ovunque, contro qualsiasi squadra, ma gli manca l’ultimo campo da espugnare. E’ il Serradimigni di Sassari dove la Juve non vince dal lontanissimo 9 ottobre 1994 quando Caserta sbancò il campo isolano per 83-84. Da allora sono arrivate sette vittorie consecutive per i sardi che, in casa, hanno un bilancio di 8-2 (11-10 per la Dinamo quello totale). Il bilancio tra i coach, invece, è in perfetta parità: 4-4 nei duelli tra Sacripanti e Sacchetti (Sacchetti ha un 5-2 contro Caserta mentre Sacripanti ha 1-4 contro la Dinamo). Sono di fronte le squadre con la migliore e peggiore media punti realizzati: Sassari 89, Caserta 72. Banco di Sardegna e Juvecaserta sono anche le squadre che tirano meglio e peggio sia da 2 punti (57.2% con 594/1039 per i sardi, 49.6% con 523/1055 per i campani), sia nel totale tiri (Banco 49.1% con 897/1826, Juve 43.7% con 704/1609) . Sassari e Caserta sono anche prima e ultima nella media assist: 16.0 per il Banco, 8.8 per la Juve. Chi, invece, quando vede bianconero diventa una sentenza al tiro è Jack Devecchi che ha un bilancio di 4-1 coi casertani con 6/6 da 2 e 4/8 da 3. Un altro con la mano calda contro i bianconeri è Drake Diener che ha vinto 7 volte in 9 incontri con la Juve con 22/43 dalla lunga distanza. Ma Mordente non ha mai perso a Sassari (bilancio 4-0), un dato che fa ben sperare.




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