Caserta cerca il suo riscatto con Pesaro, avversaria storica e notoriamente ostica negli scontri diretti. Non è più la pepsi macina-vittorie che abbiamo imparato a conoscere l’anno scorso. Al contrario, una squadra casertana che è molle in difesa, imprecisa in attacco, e che cerca risposte alle sue troppe domande d’identità. La scavo, invece, reduce dal bel successo casalingo contro Roma, priva di Diaz, che sarebbe stato accolto con tutti i trionfi del caso, in attesa di Strawberry, proverà a fare muro, e magari a provare il colpaccio.
CASERTA. E’ arrivato il passaporto di comunitario per Big Eric Williams, il centro tanto ricercato, ma che di sicuro non sarà il tappabuchi in difesa. Certo arriverà maggiore distribuzione dei tiri e tanto pick and roll, ma non sembrava essere questo il vero cruccio della truppa di Sacripanti. La Juve deve ritrovare la sua anima, deve ammazzare le partite quando ne ha possibilità, e fare un gioco corale che non si vede da troppo tempo. Troppo basata sulla singola “shooting night” di uno solo dei suoi protagonisti, questa Pepsi deve ritornare a macinare prima in difesa, per poi ripartire in attacco e punire con le armi della velocità e dei tiri aperti in transizione. Compresa l’Eurolega, sono 4 sfide in serie con la sconfitta, e forse solo in una di queste la vittoria sarebbe stata meritata. Se non è crisi poco ci manca… Jones, Bowers, Koszarek, Ere, non possono passare da eroi a capri espiatori. Bisognerà ripartire da zero, anche se l’ambiziosa truppa di Pesaro, non è certo il miglior cliente. Magari verrà fatto affidamento su JJ che nelle 4 sfide contro la Scavo, ha una percentuale di 15/28 da dietro l’arco che grida vendetta.
PESARO. Squadra nuova e competitiva, falcidiata dagli infortuni, in mano a un coach come Dalmonte che sa il fatto suo. Regia affidata ad Andre Collins, con cambio Daniel Hackett, che tenta di riprendersi le belle promesse lanciate a suo tempo da USC. In guardia, assente Diaz, oltre all’italo americano appena citato, avranno minuti Cinciarini, che ai tempi di Fabriano in A2 contro la Juve tendeva a fare grandissime partite, e Morris Almond, che probabilmente avrà qualche tiro e responsabilità (anche in difesa) in più rispetto all’ordinario. Nel pacchetto delle ali, giocatori importanti, con tanta esperienza come Flamini e Aleksandrov, più i due centri Cusin e Lydeka, che ogni qual volta vedono le canotte bianconere si scatenano, specie l’ex Cantù, che ha i suoi high e best proprio contro la Pepsi. Pesaro vuole vincere e battaglierà, vedremo se Caserta con l’innesto del nefasto ex Williams, riuscirà a invertire il trend negativo.