Un treno speciale chiamato playoff. Un sogno incredibile, impensabile fino a poco tempo, che va vissuto, comunque, fino all’ultima sirena. Fino all’ultimo respiro di una stagione talmente strana e pazza che non basterebbe un libro per raccontarla. Oggi la Juve va a caccia dell’ennesima impresa impossibile, dell’ennesimo miracolo sportivo: si gioca sulle mitiche lastre di parquet del palasport Taliercio di Mestre, le maglie orogranata della Reyer sono lì pronte ad aspettare coach Sacripanti ed i suoi ragazzi indomabili che proveranno a ridurre le distanze e, casomai, anche a ribaltare il -6 incassato al Palamaggiò nel match d’andata. Un match perso all’overtime e fortemente condizionato da quel tremendo fallo tecnico a Stefano Gentile. Quanto pesa quel passo falso: oggi la Juve partirebbe a pari punti coi lagunari. Ma questo è il passato, il presente è una partita durissima contro Timmy Bowers, ex di giornata, e compagni. Una nuova partita dalle mille alchimie per coach Sacripanti che, così, presenta la gara di questo pomeriggio.
Come si presenta la squadra a questa nuova battaglia decisamente impari, almeno sulla carta…
«Jonusas continua ad avere questa forte infiammazione alla caviglia ma, ancora una volta, stringerà i denti e sarà della partita. E’ logico che dobbiamo essere bravi a dosare le sue energie, dargli i minuti giusti e non fargli sentire troppo dolore. Gli altri, che non sono tantissimi, stanno bene ed anche Cefarelli continua a migliorare dal problema di fascite plantare anche se, logicamente, non è ancora utilizzabile».
La vicenda Akindele ancora non tende a scemare: la società nega il ‘nullaosta’. Qual è il suo parere in merito a questa storia?
«Di lui non parlo, non c’è altro da aggiungere rispetto a quello che ha comunicato la società e quanto ho detto, domenica scorsa, dopo la partita contro Brindisi».
Un braccio di ferro che potrebbe andare per le lunghe e che vede la società casertana intenzionata a non lasciare ‘via libera’ al lungo nigeriano attualmente in Libano in attesa di avere l’ok per scendere in campo con la sua nuova compagine, il semisconosciuto Champville.
Archiviata la salvezza, oggi vi giocate tutte le vostre residue chance di raggiungere il sogno playoff…
«Stiamo facendo tantissimo ed ora ci proviamo anche contro Venezia. Sappiamo benissimo di partire sfavoriti anche stavolta, ma questi ragazzi hanno sempre saputo tirare fuori il meglio nelle difficoltà».
Reyer che sembra aver trovato la quadratura del cerchio dopo un girone d’andata decisamente sotto tono ed in sordina rispetto alle attese…
«Sicuramente affrontiamo una squadra in salute che viene da tre successi consecutivi che hanno permesso ai veneti di stabilizzarsi in ottava posizione. Venezia in queste ultime giornate sembra abbia trovato il giusto equilibrio nelle sue lunghissime possibilità di rotazioni che ha in panchina – continua nella sua analisi il timoniere canturino giunto alla sua quarta stagione all’ombra della Reggia, quarta e probabilmente ultima stando a quanto si rumoreggia nell’ambiente -. Noi, come in queste ultime settimane, ci presentiamo in formazione rimaneggiata ma non vogliamo certamente entrare in campo battuti in partenza. Anzi, ci proveremo con tutte le nostre forze. Al di là dell’aspetto caratteriale sarà importante per noi scendere in campo con grande coraggio e con tanta determinazione».
Cosa si aspetta dai suoi ragazzi in questo delicato crocevia che può tenere vivo un sogno grandissimo che, tutto sommato, meritereste di vivere fino in fondo?
«Dovremo fare di necessità virtù utilizzando la tattica per cercare di esaltare le nostre caratteristiche e nascondere i nostri difetti. Dovremo – conclude Sacripanti a poche ore dalla sfida delicatissima del Taliercio – anche essere bravi nella gestione dei minuti in modo da arrivare alla parte finale della gara nella migliore condizione possibile».