Maresca 6: Venti minuti trascorsi tra qualche difficoltà di troppo specialmente in attacco. In difesa il capitano svolge il suo lavoro su Gibson. Molto più reattivo in difesa nel secondo tempo, mentre continua a sbagliare in attacco (3 punti).
Jelovac 8: E’ l’unico lungo e viene attaccato in continuità da Simmons. Il lungo serbo prova a rispondere dall’altra parte, ma non trova con continuità il canestro. Nel secondo tempo firma triple pesanti per l’allungo bianconero (16+10).
Jonusas 6: Nessun tiro dal campo nel primo tempo per il ritorno in campo del lituano assente a Cantù. Entra ed esce dalla panchina per far spazio al quintetto mini di Sacripanti. Ha molto più spazio nel secondo tempo, ma spara a salve.
Mordente 8: A Cantù ha giocato male e l’ex Milano lo sa. Il leader bianconero si prende questa volta tutte le responsabilità del caso attaccando il canestro e finendo in lunetta quattro volte. Lo show del terzo periodo è da antologia, da leader puro.
Gentile 8: Un fiume in piena. Entra con la faccia giusta dal primo secondo della partita. Si prende tiri importanti e li manda tutti a bersaglio. Nel secondo tempo continua a crivellare di canestri la retina avversaria e palleggiare davanti agli occhi di Gibson.
Sergio 6: In campo per pochi minuti nell’idea della furiosa zone press di Sacripanti. L’ala maddalonese ci mette fisico, prepotenza, qualche recupero e purtroppo anche un canestro mangiato sul finire di primo quarto (9 minuti).
Mavraides 6: Ha fatto più fatica del solito dal primo minuto che è entrato in campo. Ha faticato nel trovare con continuità il canestro che nel gestire la squadra. Ma nelle difficoltà trova il modo di infiammare il pubblico per il successo.
Marzaioli 6: La magia regalata a Cantù con il libero della vittoria, vale il premio del nuovo quintetto base. Il giovane della cantera bianconera non replica in attacco quanto fatto in brianza, ma gioca una partita importante per i minuti giocati.
Michelori 9: Senza Akindele il lungo milanese si immola per la causa in mezzo all’area pitturata su ambo i lati del campo. Non sbaglia un libero (6/6) e chiude il match con soli due errori dal campo. A fine serata colleziona: 18 punti, 13 rimbalzi per 32 di valutazione.
Sacripanti 8: Un vero e proprio capolavoro non solo tecnico, ma anche di gestione delle risorse umane,. Si direbbe cosi in altri ambienti lavorativi e il timoniere canturino ha fatto tutto il possibile e qualcosa in più nel provare a mantenere tutti in campo con energia.
Brindisi 4,5: Imbarazzante. Questo l’unico aggettivo possibile per una squadra che sulla carta ha un valore tecnico almeno due volte superiore a quello dei bianconeri. Ma con la carta non si vincono le partite e gli errori di Brindisi hanno segnato il passo verso il ko.