La squadra ha dato il benvenuto agli ultimi arrivi per integrare una rosa che necessitava di nuovi elementi, forze fresche per la parte finale. Lo stop del campionato come una manna dal cielo per cementare la coesione del gruppo. L’attaccante Ruggiero nelle ultime partite non ha segnato sperando in cuor suo che può dar tanto per questa causa. Sulla carta Insigne-Ruggiero è coppia che può far male vista la completezza dei due attaccanti. C’è da farsi perdonare il mezzo passo falso casalingo contro la Viribus. Quei due punti in più avrebbero permesso un finale di stagione diverso, una maggiore tranquillità e sicurezza dei propri mezzi :”Daniele Cavaliere ha dato sicurezza e si è ripreso. Il rientro –dice Ruggiero–di Antonio Insigne ci darà una grande mano. Nelle ultime partite è stato difficile giocare da solo spalle alla porta e cono poche occasioni avute. Antonio ha una buona visione di gioco :è arrivato il momento di sbloccarmi e realizzare una rete importante per l’Ortese. Puntiamo ad una bellissima vittoria. Sono stato due settimane fermo e ripreso oggi nell’amichevole. Spero che le reti segnate oggi siano di buon auspicio per la ripresa. E’ stato un buon test di allenamento , nulla più. Dobbiamo alla ripresa andare a vincere sull’isola, ce la meritiamo la salvezza”
Arrivato a campionato in corso in una società che storicamente ama puntare su giovani interessanti, Daniele Andro finora ha sfruttato le occasioni quando è stato chiamato in causa. Il talento del ragazzo c’è e alla base ci sono i consigli del fratello Ernesto anch’egli in passato attaccante della compagine atellana:”Sono un ’95, ho giocato alla Keller nel ‘2004, con Internapoli, Keller di nuovo e Casalnuovo in questa stagione. Vengo ad Orta di Atella tramite il presidente Aletta che conosce mio fratello. Qui mi sono sempre trovato bene anche da bambino. Sono un attaccante e spazio come esterno offensivo. Le ambizioni di questa squadra sono massime:puntiamo a vincere le gare rimanenti. Mi piace giocare dietro le punte e la presenza di Insigne e Ruggiero può essere per me motivo di insegnamento. Vedo i loro movimenti e cerco sempre di imparare. Usciamo dai campi a testa alta. Mio fratello Ernesto ha giocato a Scafati,Orta e Pompei. I consigli di mio fratello sono per giocare sempre bene e per la squadra. Per me , la squadra si può salvare. Siamo forti ed un gruppo unito. Siamo una squadra e società unita, bisogna solo sperare”.
Mario Fantaccione