Sorrentino carica Sport&Vita: “Vinciamo il campionato senza averne troppa ossessione”



Una formazione dello Sport&Vita
Una formazione dello Sport&Vita
Secondo posto in classifica ad un solo punto dalla capolista. Sport&Vita ricarica le batterie per un finale di stagione che potrebbe regalare alla società di D’Addio una storica promozione in C2 al suo primo anno. A parlare del momento di Sport&Vita è il capitano della squadra, Odoardo Sorrentino che, nella nostra intervista, esprime la sua soddisfazione per i risultati ottenuti finora e carica i compagni per queste ultime sette gare. Siete al secondo posto dopo 14 giornate, vi aspettavate questo piazzamento a questo punto del campionato?
Siamo partiti a settembre con tanta convinzione. Avevamo molta voglia di metterci in gioco. Abbiamo iniziato la preparazione nella palestra di una scuola e non avevamo ancora un campo su cui giocare. La nostra personale motivazione però è andata oltre queste difficoltà iniziali e, insieme alla società, abbiamo messo su una vera squadra composta da veri uomini. Quindi, per rispondere alla domanda, no…non lo avrei mai immaginato.
Ad inizio anno avete scommesso su voi stessi e su Sport&Vita. A questo punto della stagione, senti di aver vinto questa scommessa oppure deve essere completata con la vittoria del torneo?
Per me la scommessa è già vinta. Non sarà la vittoria o meno di un campionato che potrà farmi ricredere sui miei compagni e sulla società. Ad oggi, se guardo indietro, ricordo solo momenti belli e positivi passati al campo. Pertanto questa è una conquista che va inevitabilmente oltre il successo sportivo. Detto ciò….ovviamente dobbiamo vincere.
Un girone A molto equilibrato con quattro squadre che si contendono la promozione diretta. S&V è la più forte di queste oppure riesce ad essere la più forte, ovvero è riuscita a sfruttare meglio tutte le occasioni capitate?
Per essere una squadra vincente bisogna avere tre cose: 1) tecnica 2) tattica 3) saper non rispondere alle provocazioni. Siamo partiti da una buona base tecnica, nel corso dei mesi abbiamo affinato la tattica e soprattutto siamo diventati una vera squadra quando abbiamo capito che l’importante in una partita sono i tre punti e non certo dimostrare all’avversario che sappiamo rispondere alle intimidazioni. Siamo sicuramente una squadra forte, è inutile negarlo, ma per vincere il campionato sarà indispensabile non averne l’ossessione.
Com’era il vostro morale e il clima che si respirava 6 mesi fa? E adesso invece?
Sicuramente a inizio stagione c’erano tutte le buone intenzioni per disputare un bel campionato. Ma ora, sulle ali dell’entusiasmo, stiamo vivendo una condizione psicofisica ottimale che porterà questa squadra a giocarsela fino all’ultimo.
Quali consigli daresti al giovane Egzon Babatinca? Un giocatore pieno di talento, ma che ancora non ha dimostrato tutto quello che è capace di fare.
Egzon è bravissimo a saltare l’uomo e a dispensare assist, oltre ad avere il fiuto del gol; ha fatto tantissimi progressi rispetto all’inizio del campionato. Dopo aver preso tre giornate di squalifica per provvedimenti disciplinari e soprattutto dopo aver compreso i consigli fraterni di mister Lagnese e di noi tutti, è riuscito a cambiare il suo atteggiamento sopra le righe, arrivando a giocare una partita da vero campione a Mondragone. A lui posso solo consigliare di continuare ad ascoltarci perché ciò che diciamo è esclusivamente nel suo interesse.
Quali sono le tue considerazioni sul mister? E’ un allenatore che ha la vostra età, uno Stramaccioni di Sport&Vita!
In realtà è molto più piccolo di me. Nonostante ciò ha dimostrato di essere in grado di allenare persone più grandi e soprattutto con anni di militanza in più nel calcio a 5. Tutti noi siamo stati molto umili e maturi nel lasciarci totalmente guidare da lui e dalla società. Abbiamo dato qualche consiglio quando abbiamo potuto ma sempre nel rispetto delle gerarchie. Si è dimostrato capace. La posizione in classifica è merito suo al 70%.
Qual è il più grande rimorso tra le gare finora giocate?
Per me il più grande rimorso è stato il pareggio contro la Pezzottese che, a quel tempo, navigava nelle zone basse della classifica. Per non parlare della sconfitta interna con il Virtus Mondragone. A questo punto saremmo in testa. Ma, tutto sommato, è andata bene così visto alcune situazioni favorevoli che si sono presentate in altre gare.
Quale partita, invece, ricordi con piacere più di tutte le altre?
E’ stata proprio la partita fuori casa con l’Atletico Mondragone. Sapevamo che era un crocevia importantissimo per il campionato. Ripeto che il miglior in campo è stato proprio Egzon (Babatinca) che, con una innaturale freddezza, ha preso calci e pugni senza fiatare e ci ha permesso di vincere.
Adesso è arrivata questa pausa che risulta essere favorevole per ricaricare le batterie e affrontare al meglio questo entusiasmante sprint finale. Al rientro vi aspetteranno il Cales, il Borgo Five, la Pezzottese e il Recale in casa; e il Bellona, il Villa Literno e il Casagiove in trasferta. Come giudichi questo calendario? E a proposito della sfida contro il Casagiove, pensi che sarà la sfida decisiva oppure una sfida determinante per l’evoluzione della vetta della classifica?
La pausa è stata un toccasana per tutti. Abbiamo scaricato un po’ lo stress psicofisico della “vittoria a tutti i costi”. Prima di ricominciare il campionato ci aspettano due sfide importanti: “Pasqua e le feste patronali”. Il pericolo ora sarebbe sottovalutare una partita importantissima come quella contro il Cales. Ricordo che quest’ultima è la società più longeva di calcio a 5 nel nostro territorio.
Non credo che la partita con il Casagiove sia più importante di altre. Meglio pensare partita per partita, tanto se le vinciamo tutte, il campionato è nostro.
10. Tu sei il capitano, un ruolo di grande responsabilità; e infatti tante volte ti sei preso belle e difficili responsabilità, come quelle di tirare i rigori, peraltro quelli più decisivi nel corso delle singole partite. Inoltre hai messo su un bottino niente male per un difensore: 5 gol.
La cosa bella è che questo è il primo anno che gioco in difesa, per scelta insindacabile del mister. Vedendo però che siamo la miglior difesa del campionato, beh, onore a Lagnese! Essendo il capitano devo, per forza di cose, prendermi alcune responsabilità, cosciente del fatto che è sempre meglio liberare i ragazzi giovani e di talento da queste incombenze. Anche per dare rassicurazioni alla squadra e far capire che quando c’è da metterci la faccia (e il piede), io sono in prima linea.
Un incitamento ai tuoi compagni e ai tifosi?
Ai miei compagni posso solo consigliare di continuare su questa strada. Non dobbiamo vivere questa esperienza con l’ossessione di vincere il campionato ma con la consapevolezza che possiamo farcela. Chiedo a quelli più adulti e vaccinati di comprendere le eventuali uscite di testa di chi potrebbe soffrire la pressione.
So che a Vitulazio la passione per il calcio a 5 non è ancora esplosa del tutto (nonostante alle partite sia presente sempre più gente). Posso però far presente ai tifosi che una squadra della propria città, che porta il nome di Sport&Vita Vitulazio, sta cercando di vincere un campionato, senza avere giocatori mercenari. Non prendiamo soldi! E siamo orgogliosi di praticare sport “senza scopo di lucro”. Appassionatevi vitulatini, appassionatevi!

 Una promessa da mantenere in caso di vittoria finale?
Non lo vinciamo, non lo vinciamo….ma se lo vinciamo prometto di militare a vita nello SPORT&VITA!.




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