Domenica al ‘Pinto’ arriva l’Acireale e quando si parla degli amaranto ai più nostalgici tornano in mente antichi ricordi. L’ultimo confronto risale al 7 marzo del ’93 e i rossoblù s’imposero 3-0 con Esposito e doppietta di Cerbone. Un successo che unitamente alla vittoria di Chieti della settimana successiva riaccese le speranze in chiave promozione. Poi però gli uomini di Ansalone (subentrato a Varrella) si dovettero accontentare del sesto posto. La Casertana scierò: Pastine, Cerbone, Di Criscio, Bocchino, Monaco, Solimeno, Di Baia (83’ Damato), Merolla, Fermanelli (56’ Moretti), Di Fabio, Esposito. Dall’altra parte l’ex Papadopulo diede fiducia ad Amato, Lo Giudice, Pagliaccetti, Chico, Bonanno, Migliaccio (53’ Di Dio), Mazzarri, Cancelli (68’ Vaccaro), Sorbello, Favi, Nuccio. Il bilancio parla di 7 vittorie, nove pareggi e sei sconfitte per un totale di ventidue incontri. Acesi mai vittoriosi in Campania e la speranza è che la buona tradizione possa continuare. Così vent’anni fa, oggi le cose sono diverse. I falchetti lottano per il primato mentre la neopromossa formazione di Carlo Breve è a centro classifica e sembra avere tutte le carte in regola per ottenere una comoda salvezza. I giocatori più rappresentativi sono i difensori Pagano, Montella e Fascetto (autore già di tre reti). In mediana troviamo Panepinto, l’ex Salernitana Calà Campana, Zumbo e sta dimostrando di valere Seck Moud Ablaye, appena diciassettenne che ha collezionato quattro presenze. In avanti occhio al bomber Giuseppe Dama (cinque reti), al baby Giovanni Sicali ma soprattutto alle qualità di Vincenzo Riccobono, tornato in D dopo quattro stagioni in Lega Pro tra Lamezia e Vibo Valentia. Un giocatore che meriterebbe ben altri palcoscenici e qualche anno fa fu anche in procinto di approdare al Marcianise. Un Acireale dunque da prendere con le molle perché è assolutamente vietato perdere terreno.