I suoi goal non sono mai banali. Il gioiellino casertano Raffaele Pucino arricchisce il suo album delle imprese con una nuova prodezza che permette al Varese di agguantare il pareggio, pochi istanti prima dello scoccare del 90’. In uno stadio che gli porta fortuna e che gli evoca sempre bei ricordi, il “Romeo Menti” di Vicenza, l’atleta di Caserta fissa il risultato sull’1-1, dopo che i padroni di casa si erano portati in vantaggio nella prima frazione con una rete dell’ex calciatore del Torino Dominique Malonga. Come è oramai inculcato nelle sue corde, il terzino destro varesino si spinge in avanti in uno degli angoli finali del match. Si incarica della battuta del corner il brasiliano Filipe Gomes Ribeiro che sfodera una traiettoria tesa sul primo palo; quasi involontariamente agisce di sponda Lazaar che, ostacolato da un difensore vicentino, indietreggia la palla nello stesso spicchio d’area dove si è inserito Pucino. Il calciatore, nato a Caserta il 3 maggio del 1991, non ci pensa due volte ed a volo sfodera un sinistro che va ad incocciarsi sotto la traversa, diventando imprendibile per il portiere avversario Bremec, incolpevole nell’occasione. E’ un goal bellissimo per uno dei talenti più rilevanti dell’attuale campionato di Serie Bwin che salva letteralmente la panchina del trainer del Varese Fabrizio Castori, molto vicino all’esonero nel caso i suoi ragazzi non avessero raccolto neanche un punto dalla trasferta in terra veneta.
IL BIS AL ROMEO MENTI: Come già anticipato prima, il “Romeo Monti” è uno stadio che porta fortuna al prodotto del vivaio dell’Empoli in quanto, proprio in quello stadio, egli ha realizzato il suo primo goal da professionista durante la scorsa stagione. Era il 4 ottobre del 2011 quando Raffaele mise in cassaforte la prima vittoria sulla panchina varesina di Rolando Maran (appena arrivato al posto dell’esonerato Benny Carbone) con il goal dello 0-2, scaraventando la sfera in rete con un possente stacco di testa sugli sviluppi del corner di Zecchin. Coincidenza vuole che la porta è la stessa che è stata trafitta anche ieri, come del resto, perfino, la fascia dell’angolo è identica: però, mentre allora fu Zecchin a battere l’angolo, ora ci ha pensato Filipe Gomes Ribeiro. E, guarda caso, sugli sviluppi di un calcio d’angolo è giunto anche l’altro dei tre goal concretizzati da lui nel campionato cadetto: il fantastico goal da cineteca realizzato al “San Nicola” di Bari lo scorso 9 febbraio 2013, sugli sviluppi dell’angolo di Corti e prolungato fuori area dalla respinta con i pugni del portiere barese Lamanna, che confezionò un trionfo fondamentale in trasferta per il Varese con il punteggio di 0-1.
CURIOSITA’: Da annotare anche il parte del corpo con cui ha segnato l’ex giocatore della Casertana ed Alessandria: dopo aver siglato le due precedenti marcature di testa (a Vicenza) e di destro (a Bari), non poteva mancare il colpo di sinistro per la giovane promessa che fa intendere quanto sia vasto il suo repertorio di doti balistiche. Infine, tutte e tre i sigilli sono stati timbrati con la stessa identica maglia addosso, quella nera che è la terza divisa utilizzata dalla società lombarda soprattutto nelle trasferte. Una casacca che gli porta bene, come del resto anche il biancorosso, colore delle compagini contro le quali Raffaele Pucino da il meglio e si mette in mostra con pregevoli colpi di classe che fanno innalzare e non poco il valore del suo cartellino.