“Recupero progressivo di uno svantaggio”: questa è la definizione che il dizionario del Corriere della Sera presenta per la parola “rimonta”. Mai come in questo momento, il sostantivo suddetto fa innervosire il Vitulazio poichè riporta alla mente brutte pagine di una stagione che, fino ad inizio febbraio, era considerata tra le più positive di oltre un ventennio di permanenza in Promozione. Evidenziata da molti addetti ai lavori come una delle compagini più fantasiose del panorama calcistico dilettante, la società del presidente Enzo Cocco ha iniziato a perdere la bussola proprio nel momento in cui la salvezza è stata conquistata aritmicamente e la qualificazione ai play-off è diventata il nuovo obiettivo stagionale. Da lì una serie di “rimonte” che hanno fatto svanire quasi del tutto il sogno play-off a capitan Stendardo & soci; colpa delle prestazioni, allo stesso tempo, brucianti e spettacolari che hanno accostato la selezione rosanero di Riccardo Ricciardi alla Roma del maestro boemo Zdenek Zeman. Ridendo al sol fatto di sentirsi avvicinare ad uno dei grandi artefici di un calcio pulito e dal grande spettacolo, il trainer di Cellole Riccardo Ricciardi si esprime in dialetto quasi romanaccio, con quel tono guascone che appartiene ai cittadini della costiera domiziana, distante due passi dal confine tra la Campania ed il Lazio: “Ci stiamo risollevando dopo oltre un mese di episodi sfortunati che, di fatto, hanno compromesso la nostra possibilità di agganciarci al treno play-off. Le tristi rimonte subite contro San Marco Trotti, Monte di Procida e Sessana hanno disilluso una piazza che ci stava credendo, nonostante i costi minimi di una rosa a dir poco sorprendente. L’accostamento a Zdenek Zeman è esagerato, però in certi casi ci ho pensato. La mia squadra ha sempre costruito delle manovre frizzanti, ma il risultato in diversi casi non ci ha dato ragione. Al momento siamo ancora in lotta per una qualificazione in extremis, anche se non mi voglio illudere”. Degna conclusione di questa intervista non può che riguardare il derby di sabato scorso con l’Hermes Casagiove: “Dopo tante rimonte subite, è toccato anche a noi agguantare gli avversari. Nel finale Capobianco ha pareggiato il vantaggio di Palmiero e ci permette di festeggiare la Pasqua in santa pace dopo alcune settimane burrascose. Nonostante i risultati siano stati strambi, tutta la rosa ha svolto tanti sacrifici per arrivare al piazzamento tranquillo dov’è ora, senza dimenticare le pressioni che ci sono in ogni piazza e le indisponibilità che hanno penalizzato la squadra in ogni impegno domenicale”.